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Mar 11, 2024

Le misure di austerità, insieme agli shock economici e alla debole protezione sociale stanno facendo aumentare le malattie mentali, i suicidi e le malattie infettive. Diminuiscono gli incidenti automobilistici. E’ il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista Lancet e ripreso in questo articolo dello Spiegel:

As the euro crisis wears on, the tough austerity measures implemented in ailing member states are resulting in serious health issues, a study revealed on Wednesday. Mental illness, suicide rates and epidemics are on the rise, while access to care has dwindled.The rigid austerity measures brought on by the euro crisis are having catastrophic effects on the health of people in stricken countries, health experts reported on Wednesday. viaLancet Study: European Austerity Costing Lives – SPIEGEL ONLINE.

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Mar 11, 2024

Da guardiani della rivoluzione a carnefici: questa la parabola dell’esercito egiziano documentata da un nuovo rapporto. di Valentina Marconi Il documento non è stato ancora divulgato tramite canali ufficiali ma – nella versione ridotta resa nota dal quotidiano inglese – ha fatto già il giro del mondo, provocando forti reazioni. “Non si può sottovalutare l’importanza di questo rapporto […] Fino ad oggi, non c’è stato un riconoscimento ufficiale da parte dello Stato della forza eccessiva usata da polizia e militari. L’esercito ha sempre detto di essere stato dalla parte dei manifestanti e di non aver mai sparato contro i civili. Questa è la prima [..] condanna ufficiale delle sue responsabilità nei casi di tortura, sparizione forzata e uccisione”, ha dichiarato Heba Morayef, direttore di Human Rights Watch in Egitto. Cronaca di una fuga di notizie A compilare questo rapporto-shock è stata una commissione nominata dal presidente Morsi nel luglio del 2012 e formata da sedici membri. Fra questi, giudici e funzionari del ministero degli Interni, ma anche avvocati per i diritti umani e parenti di persone uccise o scomparse. L’obiettivo di questa task force era raccogliere informazioni dettagliate su uccisioni e ferimenti di manifestanti (avvenuti fra il gennaio del 2011 e il giugno del 2012), esaminando le misure prese dal governo e la cooperazione fra potere esecutivo e giudiziario. Lo scorso gennaio, la commissione ha chiuso i battenti, presentando i risultati del proprio lavoro a Morsi, che invece di pubblicare le “mille pagine di atrocità” contenute nel rapporto, ha preferito passarle direttamente alla Procura. Tutto è quindi rimasto a tacere sino alla settimana scorsa, quando alcuni capitoli sono finiti sulle pagine del Guardian. Dalla lettura degli estratti pubblicati, emergono chiaramente tre questioni: la responsabilità dei militari in relazione alla tragedia di quelli che potremmo definire i desaparecidos egiziani, gli abusi commessi nell’ospedale militare di Kobri al-Qoba nel giugno del 2012 e l’uso eccessivo della forza impiegato dalla polizia contro i manifestanti a Suez. viaEgitto. Le mille e una atrocità dell’esercito durante la ‘rivoluzione’.

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Mar 11, 2024

Sono stati significativamente positivi, in Marocco, i risultati del primo gruppo finanziario istituzionale del Regno, la Cdg (Cassa di deposito e di gestione), presentati dal Direttore Generale del gruppo, Anass Alami. I bilanci consolidati al 31 dicembre 2012, e’ stato detto, visto il contesto sono soddisfacenti, ma appellano alla vigilanza per il 2013. L’utile netto parte di gruppo è progredito del 22 percento, attestandosi a 976 milioni di dirham (quasi 90 milioni di euro), mentre il bilancio consolidato, 165,774 miliardi di dirham (quasi 15 miliardi di euro), e’ cresciuto del 9 percento. Il 66 percento delle entità del gruppo CDG sono consolidate per integrazione globale, il restante 34 percento sono messe in equivalenza. Il prodotto netto bancario consolidato, 4575 milioni di dirham (oltre 410 milioni di euro), ha invece conosciuto un ribasso del 10 percento, a causa, principalmente, del ribasso dell’8 percento della cifra d’affari della Società centrale di riassicurazione. A spiegare la progressione del risultato netto del 2012 sono una relativa padronanza delle spese generali, un miglioramento significativo della contribuzione delle società messe in equivalenza e l’abbassamento delle spese delle imposte. Come negli esercizi precedenti, i settori banca, attività finanziarie, assicurazione e riassicurazione, restano i principali campi operativi del gruppo. I settori infrastrutturale, immobiliare e turistico, continuano invece a contribuire negativamente, per il fatto che sono costituiti essenzialmente da filiali in corso di investimento. (ANSAmed). viaEconomia: Marocco,positive attivita’ Cassa deposito gestione – Marocco – ANSAMed.it.

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Mar 11, 2024

Con il progetto “El riò de j’Archi d’Ancona: laboratorio di connessione urbana”, l’Anolf Marche in collaborazione con il Comune di Ancona propone a tutti gli “Arcaroli” di oggi, di ieri e di sempre (gli anziani, i giovani, le famiglie e i negozianti) di realizzare insieme una mappa di comunità. La mappa di comunità del rione Archi di Ancona rappresenterà il modo in cui i suoi abitanti di ieri e di oggi, gli anziani, i giovani, le famiglie e i negozianti, vedono, vivono, percepiscono e danno valore al loro quartiere, alle sue memorie e alle sue trasformazioni. Gli Archi secondo gli Arcaroli! Per cominciare a lavorare insieme ci troviamo venerdì 19 APRILE 2013 alle ore 18.00 presso la sede del CENTRO H (via Mamiani 70) Contatti: info@mappadicomunita-ancona.org viaHome.

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Mar 11, 2024

In particolare verso l’Oman, che il 18 aprile scorso ha siglato un contratto con l’Alenia Aermacchi, società del gruppo Finmeccanica, per la fornitura dei componenti, sistemi e servizi di responsabilità per 12 Eurofighter Typhoon, frutto del principale programma di collaborazione europeo nel campo della Difesa da 160 mila ore di volo. L’ordine, che era stato avanzato dallo Stato penisola arabica nel dicembre del 2012 per un valore complessivo di circa 170 milioni di euro, prevede un pacchetto di supporto logistico iniziale di cinque anni richiesto dalla Royal Air Force of Oman e la consegna dei primi Eurofighter alla forza aerea omanita nel 2017. Le componenti di responsabilità Alenia, che saranno realizzate a partire dal 2014, rappresentano il 719mo Eurofighter commissionato dalla società italiana dalle forze aeree di Spagna Italia, Regno Unito, Germania, Arabia Saudita, Austria e appunto Oman. Tuttavia, nelle statistiche, l’Italia figura l’unico paese virtuoso tra i partner del G8 e del G20 a registrare una flessione delle spese militari per gli armamenti, determinandone un crollo del 19% nel periodo 2003-2012 e del -5,2% su base annua nel 2012. Siamo un paese esportatore. Ovvero le armi le fabbrichiamo noi. E non c’è da essere ottimisti se l’Italia nel 2012 ha destinato alle spese militari l’1,7% del Pil, il 2,32% in meno rispetto all’anno precedente. viaUn mondo in guerra. Per il Sipri è iniziato il “ricollocamento” delle armi.

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Mar 11, 2024

Storico accordo raggiunto oggi a Bruxelles fra Pristina e Belgrado, con la mediazione Ue, per la gestione della zona Nord del Kosovo: un’intesa che da sola rappresenta non solo una svolta per le relazioni fra serbi e kosovari, ma anche un biglietto di andata verso l’adesione all’Unione europea. Dopo sei mesi di estenuanti maratone negoziali, il premier kosovaro Hashim Thaci e il premier serbo, Ivica Dacic, al decimo round dei colloqui nella capitale belga, hanno finalmente siglato il testo messo sul tavolo dall’alto rappresentante per la politica estera Ue, Catherine Ashton, che incassa così il suo primo grande successo come capo della diplomazia europea. “Questo accordo rappresenta l’inizio di una nuova era di riconciliazione e cooperazione fra Stati” ha esultato il premier kosovaro, Hashim Thaci, a cui ha fatto da contraltare il tono grave del primo ministro serbo, Ivica Dacic, che ha parlato di “una decisione difficile”. Per Kosovo e Serbia quella di oggi è una scommessa sul futuro, che per loro come per tutti gli altri Paesi della regione dei Balcani occidentali, è quella di diventare uno Stato membro dell’Unione europea. La vicina Croazia ce l’ha fatta e dal primo luglio 2013 sarà il 28/o Stato membro. Sulla sua scia, Pristina e soprattutto Belgrado sono state messe all’angolo lo scorso dicembre dai leader dei 27, che avevano scritto a chiare lettere che i progressi verso l’adesione sarebbero stati condizionati dai passi avanti concreti nelle loro relazioni. L’unica via d’uscita possibile quindi era solo il raggiungimento di un accordo storico. E l’intesa è arrivata ‘last minute’ prima del rapporto di Ashton ai ministri degli esteri Ue di lunedì prossimo a Lussemburgo e in vista di una decisione del vertice di giugno sui negoziati di adesione della Serbia e sull’accordo di associazione con il Kosovo. L’accordo “é un passo che avvicina all’Europa” serbi e kosovari, ha dichiarato la Ashton, seguita a ruota dal presidente dell’Ue, Herman Van Rompuy, che ha riconfermato la “prospettiva europea” di Pristina e Belgrado, e dal presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, “fiducioso” che l’intesa “preparerà la strada per le prossime decisioni” dei 27. La Nato intanto continuerà a garantire la sicurezza in Kosovo e darà il supporto necessario per l’attuazione dell’accordo. Dal punto di vista formale però all’intesa manca ancora il sigillo delle capitali, che comunicheranno nei prossimi giorni la loro decisione finale a Bruxelles. E per alcuni il via libera non è affatto scontato: il prezzo da pagare per la comunità serba del Nord del Kosovo pare troppo alto ed è già partita la raccolta di firme per un referendum, esteso anche alla Serbia. viaSerbia-Kosovo: storico accordo, ora Europa piu’ vicina – Serbia – ANSAMed.it.

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