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  • Mar 11, 2024
  • 2 minutes

Segnaliamo questa iniziativa
Il IX Convegno Internazionale di ChiAma l’Africa “Walking Africa – L’Africa cammina con i piedi delle donne” si terrà ad Ancona, sabato 21 e domenica 22 maggio 2011, presso la Sala della Loggia dei Mercanti, in via della Loggia. Tra i relatori saranno presenti diverse donne africane e rappresentanti delle istituzioni italiane, degli enti locali e del mondo dell’associazionismo.
L’evento – che è una delle tante tappe della carovana delle donne africane (Campagna NOPPAW) – è organizzato dall’associazione ChiAma l’Africa insieme al CIPSI – coordinamento di 48 associazioni e Ong italiane che operano nel settore della cooperazione e solidarietà internazionale – e con il sostegno e la partecipazione del Ministro degli Affari Esteri–DGCS, Regione Marche, Comune e Provincia di Ancona.
Si prega di confermare la propria presenza rinviando la scheda di iscrizione compilata all’indirizzo info@noppaw.org oppure contattando il nostro ufficio al numero 06.5414894.
PROGRAMMA
Sabato 21 maggio
08.30 Registrazione partecipanti
09.30  SALUTI
Rodolfo Giampieri presidente Camera di Commercio
Fiorello Gramillano Sindaco di Ancona *
Moroder Guarna Serenella Assessore alle Pari opportunità Regione Marche
Eliana Maiolini Assessore politiche comunitarie Provincia di Ancona
NAFISSATOU NDIAYE rappresentante del Ministero – Senegal
Mons. Edoardo Menichelli Arcivescovo di Ancona
Elisabetta Belloni Direttrice Cooperazione Italiana*
Mara Carfagna Ministro delle Pari Opportunità*
Ellen Johnson Sirleaf Presidente della Liberia (videomessaggio)
10.15 Preludio
presiede Eugenio Melandri, Coordinatore ChiAma l’Africa
L’AFRICA CHE CAMMINA MERITA IL NOBEL
HELENE YINDA Teologa – Cameroun
MARIA TERESA RATTI Direttrice Combonifem
11.15 Pausa
11.30 Prima sessione
presiede Patrizia Sentinelli già vice-ministra Affari esteri
AFRICA: PACE E DIRITTI CONIUGATI AL FEMMINILE
BERNADETTE MUONGO Repubblica Dem. Del Congo
FATOUMATA KANE Mali
FATMA FALL promotrice Campagna NOPPAW in Senegal


13.30 Pausa pranzo
15.00 Seconda Sessione
presiede Paola Berbeglia presidente CREA
AFRICA: PROFESSIONE DONNA
JACQUELINE SYLVIE NDONGMO Camerun
AMANY ASFOUR Egitto
SUZANNE WARE Burkina Faso
FATIMA MOHAMED LMELDEEN Sudan
17.00 Pausa
17.30 Gruppi di lavoro
Enti locali: coordina Marina Maurizi, Regione Marche
Associazionismo e Ong: coordina Raffaella Nannini, L’Africa chiama
Imprenditoria e professioni: coordina Maria Grazia Reynaldi, imprenditrice
19.30 Sospensione dei lavori
21.30  SERATA CULTURALE
Esibizione musicale di Ranzie Mensah (www.ranziemensah.org)
Domenica 22 maggio
09.30 Sessione conclusiva
OLTRE IL NOPPAW
presiede Ilaria Signoriello Associazione AINRAM
– Risultati dei gruppi di lavoro
– Dibattito
– Sintesi degli impegni
11.00 Conclusioni a cura di
NAFISSATOU NDIAYE rappresentante del Ministero – Senegal
LUCA MARCONI
Assessore Cooperazione Regione Marche
CARLO PESARESI EELL per la Pace – Assessore Provincia Ancona
GUIDO BARBERA Presidente CIPSI
(*) Relatrici/relatori da confermare

Realizzato in collaborazione con il MAE ed il contributo della DGCS/MAE

Con il contributo e il sostegno di: Regione Marche, Provincia e Comune di Ancona.

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Il Portale del lavoro dignitoso è un’iniziativa promossa e realizzata dall’Ufficio ILO per l’Italia e S. Marino. L’Agenda del lavoro dignitoso, lanciata dall’ILO nel 1999, pone al centro le aspirazioni delle persone riguardo la propria vita lavorativa che si concretizzano attraverso la possibilità di conseguire un lavoro produttivo e giustamente remunerato, una sicurezza sul luogo di lavoro estesa ad ogni forma di protezione sociale, migliori prospettive di realizzazione personale e di integrazione sociale e la libertà di esprimere le proprie rivendicazioni organizzandosi e partecipando alle decisioni che riguardano il proprio futuro. Il lavoro dignitoso si esprime attraverso i suoi quattro obiettivi strategici: promozione dell’occupazione; protezione sociale; dialogo sociale e tripartitismo; principi e diritti fondamentali nel lavoro. Questi obiettivi sono inseparabili, interconnessi e il mancato raggiungimento di uno di essi pregiudicherà la realizzazione degli altri. La parità di genere e la non discriminazione vanno considerati come tematiche di fondo per il conseguimento degli obiettivi. Con l’adozione della Dichiarazione dell’ILO sulla giustizia sociale per una globalizzazione giusta nel 2008, il concetto di lavoro dignitoso è stato istituzionalizzato. Questo solenne documento costituisce il più importante atto di evoluzione dell’ILO dai tempi della Dichiarazione di Filadelfia confermando sempre di più la validità della visione e del mandato dell’Organizzazione nell’era della globalizzazione. La nuova Dichiarazione costituisce un punto di riferimento fondamentale per la promozione di una globalizzazione giusta fondata sul lavoro dignitoso ed anche uno strumento prezioso per accelerare il processo di realizzazione dell’Agenda del lavoro dignitoso a livello nazionale. “Lavorando insieme a tutti coloro che condividono le aspirazioni espresse nella Dichiarazione, potremo creare un’effettiva convergenza tra le politiche nazionali e internazionali che conduca ad una globalizzazione giusta e ad un maggiore accesso al lavoro dignitoso per tutte le donne e gli uomini nel mondo. Tutti noi possiamo unire i nostri sforzi affinché ciò divenga realtà e lavorare per un maggiore rispetto della dignità umana e per la prosperità globale, al fine di rispondere ai bisogni e alle speranze delle persone, delle famiglie e delle comunità del mondo intero.” Juan Somavia , Direttore Generale dell’ILO

Perché un Portale italiano del lavoro dignitoso?

Partendo da questo invito del Direttore Generale dell’ILO e stimolati dal sempre crescente riconoscimento da parte della comunità internazionale, l’obiettivo del portale è promuovere e diffondere una maggiore conoscenza dell’Agenda del lavoro dignitoso che richiederà sempre di più un approccio partecipativo. Grazie al BLOG del portale, le organizzazioni non governative (ONG), associazioni, fondazioni e università ed ogni altra entità sociale e culturale che opera in Italia ma anche nei Paesi in Via di Sviluppo, potranno esprimere il loro punto di vista e condividere le loro esperienze. In questo percorso, assumerà un’importanza cruciale la collaborazione costante dei costituenti dell’ILO, in quanto principali interlocutori e protagonisti dell’azione dell’Organizzazione sia a livello internazionale che nazionale. Il rafforzamento del dialogo con e tra i costituenti dell’ILO darà vita alla piattaforma del FORUM, un sistema di comunicazione immediato e di facile accesso che vuole garantire ai costituenti italiani un confronto tripartito a tutto campo attraverso lo scambio continuo, rapido e diretto di informazioni, opinioni ed esperienze. http://www.lavorodignitoso.org
  • 11 Marzo 2024
  • 2 minutes
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Per la Giornata Mondiale per il lavoro dignitoso, nel corso di un evento internazionale organizzato dalla Friedrich Ebert Stiftung (FES) e l’organizzazione giovanile della Confederazione tedesca dei sindacati  (DGB Jugend) di Berlino, più di 70 giovani sindacalisti di tutto il mondo stanno discutendo su come promuovere un lavoro dignitoso per i giovani, ora che la crisi economica e finanziaria sta crescendo nella sua seconda ondata. La situazione per i giovani lavoratori sta peggiorando. I lavori non sono più una garanzia per il sostentamento delle generazioni future. Il lavoro precario è diventata una realtà per un gran numero di giovani lavoratori, che non permette loro di vivere con dignità. Nuove forme di sfruttamento sono la realtà quotidiana dei giovani lavoratori, che in ultima analisi, non hanno nient’altro che esperienze di lavoro part-time, telelavoro, lavoro interinale, ecc. Più di 150 milioni di giovani dei paesi in via di sviluppo sono considerati come lavoratori poveri. Dal momento che la crisi economica e finanziaria è iniziata, i tassi di disoccupazione globali sono aumentati di oltre 20 milioni di persone. I giovani sono stati tra i primi a sperimentare gli effetti della crisi. Di solito sono i primi ad essere licenziati dalle imprese, in quanto sono i lavoratori con meno anzianità. Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro, oltre 80 milioni di giovani sono disoccupati. “Milioni di giovani sono senza lavoro e molti altri sono intrappolati in  lavori breve termine, a bassa retribuzione, o nell’economia informale. Un’intera generazione di giovani è lasciata indietro, e le conseguenze per la società saranno durissime. I governi devono agire con urgenza per ottenere la creazione di posti di lavoro, mantenendo lo stimolo economico necessario piuttosto che dalla diminuzione della spesa pubblica “, ha detto il segretario generale della CIS Sharan Burrow. Durante la riunione di due giorni’, i giovani sindacalisti stanno esplorando come mobilitare e dare voce al loro interesse per le questioni globali come l’occupazione giovanile, lo sviluppo sostenibile, il commercio e il rinnovamento dei sindacati. I giovani rappresentanti sindacali a Berlino stanno spingendo i governi a prendere tutte le misure necessarie per migliorare l’accesso dei giovani al lavoro dignitoso e all”istruzione di qualità e alla formazione. Fonte: ITUC

  • 11 Marzo 2024
  • 2 minutes

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