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Mar 11, 2024

“La scienza ci dice che tutti i settori dell’economia saranno fortemente colpiti dal cambiamento climaticho se non riusciamo a tenere l’aumento della temperatura sotto i 2 gradi”, ha dichiarato Sharan Burrow, segretaria della Confederazione Internazionale dei Sindacati, “I governi hanno una piccola opportunità di mostrare le loro idee per i lavoratori e per i loro figli. Il tempo per una transizione pacifica ed equa alla sostenibilità sta finendo”. Mentre è in corso a Varsavia l’incontro sul clima delle Nazioni Unite, il movimento dei lavoratori esprime le sue preoccupazioni per l’impatto sull’occupazione che un accordo di basso profilo potrebbe avere. La Burrow ha criticato il governo polacco, che ospita l’incontro, per non aver tagliato le emissioni di anidride carbonica e per aver organizzato una conferenza su “carbone e clima” all’inizio dei lavori. “La Polonia sembra voglia tornare indietro sui progressi raggiunti ed entrare nel ‘carbon club’ di chi nega i cambiamenti climatici, a danno dei lavori puliti e del futuro del pianeta”. I negoziati ONU si aprono in un contesto di ingiustizia, disoccupazione e disagio sociale in tutto il mondo. Mai come oggi abbiamo bisogno di leader in grado di mostrare che esiste un modello economico alternativo, che possa garantire una vita dignitosa per tutti rispettando le risorse del Pianeta. “Vogliamo che i lavori del futuro siano creati oggi, attraverso investimenti in energie rinnovabili, trasporti pubblici, ristrutturazioni edilizie, solo per citare alcuni settori. Le misure per rendere più sostenibili tutti i settori, per dare alternative ai lavoratori, lavori di buona qualità e sostenere le comunità nel diversificare le proprie economie devono essere prese adesso. Serve un segnale forte dai governi. Il movimento dei lavoratori sarà presente in Polonia per chiedere azioni per il clima. La giustizia sociale e l’azione per il clima devono andare di pari passo”. Il documento dei sindacati per la conferenza sul clima è disponibile qui: English, French and Spanish   viaClimate change is putting jobs at risk – governments must act – International Trade Union Confederation.

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Mar 11, 2024

“Abbiamo espresso solidarietà ai milioni di persone colpite dal tifone Haiyan, e a tutte le vittime del clima. Questa solidarietà ci impone di dire la verita sulla conferenza sul clima di Varsavia. Doveva essere un passo importante verso la transizione ad un futuro sostenibile, ma rischia di produrre il nulla. La conferenza si preoccupa degli interessi delle industrie delle energie più inquinanti, e non dei cittadini del mondo: ha ospitato un summit su “Carbone e Clima”; è sponsorizzata dai più grandi inquinatori del pianeta; e la presidenza è ostaggio dell’industria del carbone e del fracking. Quando il Giappone ha annunciato di voler seguire il Canada nel rimangiarsi gli impegni presi, e l’Australia ha dato diversi segnali di disinteresse, l’integrità della conferenza è stata ulteriormente minacciata. I paesi ricchi sono venuti a questa conferenza senza niente da offrire. I paesi poveri lottano per dare un minimo di sopravvivenza ai propri abitanti. Le organizzazioni e i movimenti che rappresentano le persone di ogni angolo della Terra hanno deciso che il miglior uso del proprio tempo è di abbandonare volontariamente la conferenza di Varsavia. Ci dedicheremo a mobilitare le persone per fare pressioni ai governi per serie azioni di prevenzione. Lavoreremo per trasformare i nostri sistemi energetici e di produzione del cibo a livello nazionale e globale, per creare un’economia verde, con lavori dignitosi per tutti. Leggi tutto il comunicato in inglese. Firmato:
Aksyon Klima Pilipinas
ActionAid
Bolivian Platform on Climate Change
Construyendo Puentes (Latin America)
Friends of the Earth (Europe)
Greenpeace
Ibon International
International Trade Union Confederation
LDC Watch
Oxfam International
Pan African Climate Justice
Alliance
Peoples’ Movement on Climate Change (Philippines)
WWF

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Mar 11, 2024

Dal 7 al 9 novembre nella Regione di Fès è stato realizzato un corso di formazione su Welfare, Educazione, salute, servizi sociali, benessere sociale. Il corso ha avuto l’obiettivo  di chiarire il concetto di Welfare, individuando le parole chiave nel sistema delle politiche sociali in Marocco. Successivamente è stata approfondita la questione delle politiche sociali nel paese con i suoi strumenti di programmazione. L’intervento dell’esperto italiano, Gianluigi Storti ha facilitato la comprensione del sistema Welfare in Europa e in Italia attraverso anche un confronto tra le differenti realtà esistenti. I primi due giorni sono stati seguiti dai formatori marocchini Abedellah Hassiane e Driss Ouahbi rispettivamente appartenenti al sindacato dell’UGTM e al sindacato della FDT. Hanno partecipato 28 dirigenti e quadri sindacali della FDT e dell’UGTM. La partecipazione è stata molto alta, tra l’altro sono stati invitati altri sindacalisti residenti nella città di Fes, in qualità di “osservatori”raggiungendo la quota di 45 persone (di cui 28 partecipanti ufficiali) Dal 12 al 14 novembre si è tenuto il Corso di formazione ai sindacalisti della Regione di Marrakech, al quale hanno partecipato 31 sindacalisti della FDT e dell’UGTM.

marocco fes marrakech stortiI segretari dei sindacati partners – UGTM e FDT – hanno proposto di realizzare una conferenza stampa in occasione dell’inaugurazione del corso. Il giorno martedì 12 novembre è stato quindi inaugurato il corso con la presenza di alcune testate giornalistiche e il primo canale nazionale Al Ouala.

All’inaugurazione hanno partecipato circa 100 persone, proveniente da tutta la provincia di Marrakech. La notizia della formazione ISCOS-CISL è stata pubblicata su 2 quotidiani e le interviste realizzate sono state mandate in onda all’interno di un servizio giornalistico sulla protezione sociale nel corso del telegiornale delle 20:00 sul primo canale marocchino. http://www.youtube.com/watch?v=bsIHQkLgUWw

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Mar 11, 2024

Per terra, su materassi sporchi e senza coperte: così vivono i bambini nel Centro di Primo Soccorso a Lampedusa. Terre des Hommes denuncia le condizioni inaccettabili di accoglienza dei bambini e propone sei soluzioni concrete e rapide al Governo per ristabilire il diritto umanitario.

Le condizioni di accoglienza dei bambini al Centro di Primo Soccorso di Lampedusa, denunciano gli operatori di Terre des Hommes, sono assolutamente inaccettabili. Costretti a dormire su materassi sporchi, senza lenzuola né coperte, nel freddo della notte, senza il rispetto delle più elementari norme igieniche. Ospitati per terra, come animali. Così stanno gli oltre 200 bambini (e 600 adulti) soprattutto siriani, eritrei, somali. Vivono in questo modo disumano nel Centro di Primo Soccorso di Lampedusa: uno spazio che può ospitare fino a 250 persone e oggi ne accoglie 800, fra cui anche neonati. “Le mamme ci raccontano – dice Federica Giannotta, Responsabile Advocacy di Terre des Hommes – che nel cuore della notte si svegliano per il freddo, perché i bambini non riescono a dormire e loro non sanno come fare. Se piove entra acqua nel tetto e intere stanze si allagano e, quindi, lo spazio a disposizione si riduce ulteriormente”. via“I bambini di Lampedusa dormono su materassi sporchi e senza coperte” – Repubblica.it.

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