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Mar 11, 2024

Maker Faire Africa (MFA) è un evento che celebra l’innovazione, l’ingenuità e l’invenzione in Africa. Si terrà dal 13 al 15 agosto ad Accra, in Ghana.

Lo scopo di Maker Faire è di creare uno spazio nel continente in cui innovazioni, invenzioni ed iniziative possano essere viste, identificate, create, sostenute, amplificate, diffuse. Maker Faire risponde alla domanda: “Cosa succede quando metti insieme i portatori di idee ingegnose dal Mali insieme a quelli dal Ghana e dal Kenya, ed aggiungi risorse al mix?”

Come sostenere MFA

Prendi un badge: prima di tutto, passaparola. Fai in modo che la gente sappia dove e quando sarà. Condividi il link al sito, prendi il badge, parlane sul blog.

Maker Faire Africa
Poi, aiutaci a trovare degli sponsor. Se conosci organizzazioni o individui che vorrebbero sostenere l’evento, mettici in contatto con loro. Potrebbe essere un aiuto monetario, o una donazione di gadget o attrezzature o oggetti da modificare durante l’evento (esempio: ci piacerebbe avere dei kit LEGO Mindstorm per le scuole locali).

Infine, vieni. Se hai il tempo e la possibilità, ci piacerebbe averti con noi, avere le tue idee e i tuoi gadget a MFA.

Per saperne di più: http://makerfaireafrica.com

Vedi anche: Afrigadget.com

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Mar 11, 2024

Riportiamo in italiano un post da Whiteafrican.com

L’anno scorso ho avuto un lungo e bel colloquio con Zach Lutische, un keniota, con una grande idea. Tutto è cominciato con questo commento:

“Una volta sono andato fino a Nairobi, solo per scoprire che quello che mi serviva era a 1 km di distanza dalla mia azienda a Eldoret.”

Zach parla con dolcezza, ma è ambizioso ed energico. Divide il suo tempo tra la lettura delle mailing list tecnologiche del Kenia e il suo villaggio nell’entroterra. E’ davvero entusiasta dell’idea di tirare su una rete di bacheche rurali in Kenya, da utilizzare per raccogliere e creare punti di informazione per la comunità.
Nella nostra vita quotidiana iper tecnologica a volte dimentichiamo che semplice e non-digitale sono le parole d’ordine nella maggior parte del mondo, in particolare nell’Africa rurale. Ed è questo che rende il concetto di Zach così intrigante: vuole unire il mondo dell’Africa rurale non tecnologica con quello modernizzato dell’Africa urbana.

L’idea

Chiunque nel villaggio può mettere un avviso, notizia o annuncio su una bacheca di villaggio facendo riferimento a un gestore del sito, che potrebbe essere la stessa persona che gestisce il cellulare locale (Simu ya Jamii). A seconda delle dimensioni e della scadenza dell’avviso la persona pagherebbe tra i 10 e i 100 scellini kenioti (da $ .12 a $ 1,20).

Ci sono un sacco di modi in cui questi pannelli possono essere utilizzati, molti al di fuori di ciò che possiamo pensare al momento, ma ecco alcune idee di esempio:

* Il Sig. Njuguna ha un campo di patate e raccoglierà circa 50 sacchi in agosto. Ha messo un annuncio a giugno sulla bacheca della comunità per trovare un acquirente in anticipo.
* Un fotografo locale può essere contattato attraverso la pubblicità.
* Le imprese delle città possono contattare direttamente gli agricoltori e / o i venditori nelle comunità locali, ed essere a conoscenza delle disponibilità con mesi di anticipo.
* Terreni in vendita (con foto).
* Ogni villaggio ha un giorno di mercato: il cartellone rende più facile per acquirenti nei villaggi lavorare con i venditori in zone periferiche.

Una rete di bacheche di villaggi rurali

Appena iniziano a funzionare le bacheche per la comunità locale, possono connettersi ad altri villaggi della zona. Notizie e pubblicità possono raggiugere bacheche al di là di un singolo villaggio, fornendo maggiore diffusione a coloro che sono disposti a pagare.

Insieme a Zach abbiamo discusso un programma pilota, utilizzando la sua comunità rurale come base di sperimentazione. Abbiamo preso in considerazione i villaggi, ha tracciato le loro posizioni gli uni rispetto agli altri, i loro giorni di mercato e il numero approssimativo di persone in ogni villaggio.
Risulta che ogni cartellone costerebbe tra $ 40 e $ 150 circa per la costruzione, a seconda dei materiali disponibili localmente, e delle aggiunte – come un piccolo tetto per riparare dalla pioggia.

Potenziare le bacheche con la tecnologia

L’idea può stare in piedi da sola. Tuttavia, per me è interessante il modo in cui queste bacheche di villaggio possono creare una potente fusione di mondi offline e online / mobile presenti oggi in Africa. Qui le intuizioni e le esperienze di un keniota cresciuto in campagna, che vive in città e partecipa a discussioni di tecnologia sono insostituibili.

Poiché il gestore del sito sarà generalmente la persona che segue il posto telefonico locale, vi è la possibilità di vendere spazi su bacheche in altre città, utilizzando i percorsi aperti da questi operatori di telefonia mobile. Una volta formata la rete di gestori dei siti, si ha la nascita di alcune cose molto interessanti.

Sarà possibile collegare questi gestori a livello locale, regionale e nazionale. La possibilità per gli utenti finali sia di mettere pubblicità che di trovare beni e servizi sarà disponibile tramite il formato digitale o analogico. Non è un grande salto arrivare a un sistema nazionale di annunci che cresce organicamente, tenuto insieme da servizi mobili e web.

Già vediamo i giornali, come Star, in Kenya, con annunci gratis via SMS. Che cosa succede quando si crea una bacheca a livello nazionale e una rete di annunci tramite telefonia mobile ?

Conclusioni

Gli africani tendono a non essere singolari. A loro piace agire come una comunità, e quindi la singola azione con i telefoni cellulari è meno probabile del trovarsi insieme attorno ad una bacheca. Così, come i telefoni cellulari sono atto di comunicazione tra gli individui, la bacheca serve come mezzo di comunicazione tra i gruppi. Quindi, le bacheche sono il nesso, potenziate dal telefono cellulare.

Penso che questo concetto non solo funzioni, ma potrebbe diventare qualcosa di veramente grande. Io dico con un avvertimento: deve essere fatto da kenioti, non certo da realtà esterne. Le comunità locali devono essere quelle che decidono di creare e costruire il loro proprio spazio. Hanno bisogno di una propria valutazione e appartenenza.

La rete ha bisogno di crescere organicamente dalla base. Una volta che una rete di bacheche di villaggio sarà stabilita, ci saranno le basi per il cambiamento duraturo e un mezzo per la realizzazione di altri servizi di collegamento digitale.


Post originale: WhiteAfrican.com

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Mar 11, 2024

Segnaliamo una pubblicazione della Editrice missionaria italiana:

Darsi il tempoLa cooperazione internazionale allo sviluppo è una grande novità emersa nel ventesimo secolo. Guerre, povertà, catastrofi naturali, situazioni di abbandono avrebbero avuto un impatto ancora più grave se non ci fosse stata la risposta puntuale di persone, gruppi, organizzazioni e governi disposti ad intervenire. Grandi temi come il divario Nord Sud, la disuguaglianza dei mercati, il debito internazionale o le politiche ambientali sono entrati nelle nostre case grazie all’impegno di campagne e organismi della cooperazione internazionale.
Ma tutto questo è passato.
Oggi il mondo della cooperazione è in crisi e il concetto stesso di aiuto allo sviluppo appare superato. Crisi di senso, perché non si sa più verso quale sviluppo è realistico muoversi. E crisi di efficacia, perché spesso conta più la visibilità dei donatori che il risultato per i beneficiari. Occorre allora ripensare la cooperazione in un mondo che non è più quello del Novecento. Occorre fermarsi e riflettere.
Darsi il tempo è un saggio sulla cooperazione internazionale, ma anche il racconto di idee e pratiche raccolti in anni di esperienze sul campo. E’ un invito ad abbandonare la retorica dell’aiuto – perché nessuno è solo povero – e ad oltrepassare la logica dell’emergenza – perché agire responsabilmente significa prendersi il tempo per conoscere. Un’altra idea della cooperazione, che esige un pensiero diverso.
“In un mondo interdipendente non può esserci più cooperazione unilaterale”, scrivono gli autori, proponendo un cammino che chiamano cooperazione di comunità. Un incontro fra territori e persone per conoscersi, arricchirsi reciprocamente e considerarsi parte di un comune destino. Con il rischio, o forse il merito, di dover ripensare anche se stessi e il mondo in cui si vive.

Autori: Cereghini Mauro – Nardelli Michele
Mauro Cereghini, attivista, ricercatore e formatore sui temi della pace, della nonviolenza, della mediazione e della cooperazione internazionale. Ha lavorato presso l’Università Internazionale per la Pace di Rovereto, è stato direttore dell’Osservatorio sui Balcani e della Cooperativa Unimondo. Attualmente collabora con la Fondazione Alexander Langer.
Michele Nardelli, lavora nella ricerca sui temi della mondialità, della cooperazione internazionale e dell’elaborazione dei conflitti. All’impegno politico lungo i sentieri originali dell’agire locale e del pensare globale (è stato in Trentino fra i promotori del movimento politico Solidarietà) s’intrecciano le prime esperienze di cooperazione di comunità. È fra i fondatori dell’Osservatorio sui Balcani.

Per saperne di più: il sito della casa editrice

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Mar 11, 2024

Nel 2000, adottando la Dichiarazione del Millennio, 189 leader mondiali si sono impegnati attraverso un patto tra paesi ricchi e paesi poveri ad eliminare la povertà estrema. Lo hanno fatto impegnando i propri governi a raggiungere 8 obiettivi concreti entro il 2015: dimezzare la povertà estrema e la fame; raggiungere l’istruzione primaria universale, promuovere l’uguaglianza di genere, diminuire la mortalità infantile, migliorare la salute materna, combattere l’HIV/AIDS, la malaria e le altre malattie, assicurare la sostenibilità ambientale, sviluppare un parternariato globale per lo sviluppo.

In questo contesto nasce il progetto “TARGET 2015: I POVERI NON POSSONO ASPETTARE!” che vede la collaborazione tra CVM, Caritas diocesana Ancona – Osimo , Cantieri di Pace, Amici di Piabetà, ISF – Ingegneria Senza Frontiere, ASF – Agronomi Senza Frontiere, Iniziativa Romeo, Liberato Zambia 2001, Mondo Solidale, Nie Wiem, L.inC, Azione Cattolica, ISCOS-CISL, con il contributo del Centro Servizi per il Volontariato delle Marche, ha l’obiettivo primario di promuovere nei giovani e nella società atteggiamenti di partecipazione attiva e consapevole al governo del mondo affinché tutti si sentano corresponsabili gli uni della vita degli altri.

Sulla scia del progetto TARGET 2015, la CARITAS diocesana di Ancona – Osimo ha messo a disposizione un contributo per la realizzazione di tesi di laurea che abbiano come campo di ricerca i temi affrontati dagli Obiettivi del Millennio.

Nello specifico, la CARITAS diocesana di Ancona – Osimo ha messo a disposizione un ammontare di € 2.000 per n. 4 premi da € 500,00 ognuno.

Questa iniziativa vuole essere un incentivo ad intraprendere dei percorsi di studio e di approfondimento su argomenti sempre più distanti dalla società civile ed accademica.

Per scaricare il bando completo clicca qui

Per ulteriori informazioni telefonate al 0734/674832 o scrivete una e-mail all’indirizzo cvmap@cvm.an.it



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Mar 11, 2024


Oxfam ha pubblicato “From poverty to power”: ecco la presentazione:

Viviamo in un mondo di incredibile disuguaglianza. Le 500 persone più ricche del pianeta guadagnano più dei 416 milioni di persone più povere, che vivono senza cibo sufficiente, acqua potabile o cure sanitarie adeguate. Ancora più scioccante: le risorse sono sufficienti per tutti.
Ad Oxfam, crediamo sia in nostro potere cambiare in meglio il mondo. Ma spesso è difficile capire come funziona il cambiamento e come possiamo fare la differenza. Qui interviene “From poverty to power”, il libro più importante di Oxfam del decennio.


Il video di presentazione:

Per saperne di più: la scheda di Oxfam

Il libro è scaricabile gratuitamente a questo indirizzo

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Mar 11, 2024

bando tesi di laurea volontariatoIl Csv Marche lancia un concorso per l’assegnazione di un Premio per tesi di laurea e una Borsa di studio per progetti di tesi sul volontariato. In palio complessivi 3.000 euro. Scadenza 31 maggio

ANCONA – Nell’ultimo decennio l’attività di studio e ricerca nel Terzo settore ha conosciuto uno sviluppo significativo. Rispetto ad altri campi di indagine, quello del non-profit sembra caratterizzato da una notevole ricchezza di informazioni, riflessioni e materiali di ricerca.
Ecco perchè, il Csv-Avm Centro Servizi per il Volontariato delle Marche ha pensato di stimolare una sempre maggiore partecipazione di giovani laureati, neolaureati o laureandi delle Università delle Marche a tali percorsi di ricerca, attraverso l’istituzione di un riconoscimento per chi ha già realizzato o intende realizzare tesi attorno al ruolo ed all’azione condotti dalle associazioni di volontariato.

Il Csv-Avm Marche dunque promuove un bando di concorso per:

N. 1 PREMIO PER TESI DI LAUREA: destinato a un/una laureato/a di qualsiasi facoltà delle Università delle Marche (vecchio e nuovo ordinamento) per lo svolgimento di tesi di laurea su temi inerenti il volontariato nella regione Marche, presentate dal 1 gennaio 2003 ad oggi.

N. 1 BORSA DI STUDIO: destinata ad uno/a studente/ssa laureando/a di qualsiasi facoltà delle Università delle Marche che stia progettando o intenda progettare una tesi di laurea su temi inerenti il volontariato nella regione Marche e che verrà discussa entro l’anno accademico 2009.

Quanto ai premi in palio, il fondo previsto dal Csv per il presente bando è di complessivi 3.000 Euro, di cui:
– 1.000 Euro saranno destinati al primo classificato del PREMIO PER TESI DI LAUREA
– 2.000 Euro saranno destinati al primo classificato della BORSA DI STUDIO

Gli elaborati saranno valutati da una commissione nominata dal Csv-Avm e composta da persone di provata esperienza e competenza sulle tematiche del volontariato e della ricerca scientifica.

La scadenza per partecipare al bando è fissata per il 31 maggio 2009 e gli esiti saranno resi noti a partire dal 31 luglio 2009 sul sito web http://www.csv.marche.it

Modalità di partecipazione e moduli per la domanda sono nel bando integrale scaricabile qui

Per ulteriori informazioni rivolgersi al:
Csv-Centro servizi per il volontariato delle Marche, chiamando il n.verde 800 651212 interno 9
oppure lo 071 – 2814126 (dal lun al ven dalle 9 alle 13)
oppure scrivendo una mail a segreteria@csv.marche.it



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Mar 11, 2024

Segnaliamo da MISNA:

“E’ ora che l’Africa si appropri delle sue manifestazioni”: con questa frase, allo stesso tempo amara e carica di speranza, il direttore del Festival panafricano del cinema e della televisione di Ouagadougou (Fespaco) ha motivato la decisione di presentare l’edizione 2009 a Dakar e non, come tradizione, a Parigi. Durante i novi giorni della manifestazione, tra il 27 febbraio e il 7 marzo, saranno proiettate 129 opere tra film, documentari, fiction e serie televisive. La scelta di presentare la più importante rassegna del cinema africano a Dakar si spiega con il desiderio di rendere omaggio a Sembene Ousmane (1923-2007), scrittore e cineasta senegalese che contribuì alla creazione e alla promozione del Fespaco. L’edizione di quest’anno, la ventunesima, è intitolata ‘Cinema africano: turismo e patrimoni culturali’ e ha come padrino l’ingegnere spaziale di origine maliana Cheikh Modibo Diarra. “Il Festival – ha detto il direttore Michel Ouedraogo nel corso della presentazione – deve far capire agli africani di non cercare altrove ciò che hanno già”.

Per saperne di più: http://www.fespaco.bf


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Mar 11, 2024

Segnaliamo da Limes:

La vera novità di queste elezioni è stata però rappresentata dalla discesa nell’agone politico di Samia Nkrumah figlia di Kwame Nkrumah, che dopo lunghi anni passati in esilio tra l’Egitto e l’Italia, dove ha lavorato come giornalista, ha deciso di ritornare in Ghana e presentarsi come candidata parlamentare del CPP (Convention People’s Party), il partito fondato da suo padre, per il collegio elettorale di Jomoro, una delle regioni più povere e isolate del paese, che si trova proprio al confine con la Costa d’Avorio e il cui capoluogo Half Assini è il villaggio dove è cresciuto Kwame Nkrumah.

Samia Nkrumah è riuscita a conquistare il seggio superando nettamente il suo diretto contendente, il forte candidato del NDC Lee Ocran che era stato parlamentare per il Jomoro per due legislature.

L’evento, notevole per la scena politica ghanese, ha fatto gridare a molti che lo spirito di Nkrumah è tornato a “splendere sul Ghana”. L’ex-presidente ha sempre conservato una grande popolarità nel paese, che si è andata via via accentuando negli ultimi anni, e molti vedono con favore e speranza il fatto che sua figlia ora si sia presa la responsabilità di ribadire e rinnovare il messaggio e la visione di suo padre.

Samia Nkrumah ha condotto una campagna elettorale battendo a tappeto tutti i villaggi nella regione del Jomoro, conquistandosi sul campo la fiducia e l’affetto della gente. La loro speranza è che la sua elezione possa contribuire a migliorare le condizioni di vita in un’area che è sprovvista dei minimi servizi di base come l’acqua potabile, l’elettricità, le scuole.

L’elezione di Samia Nkrumah ha sorpreso molti degli osservatori politici ghanesi indipendenti, perché nonostante la forte simbologia che il suo nome ha in Ghana, l’opinione corrente era che la sua mancanza di esperienza alla fine l’avrebbe penalizzata.

Oggi, invece, i due partiti maggiori cercano di contendersi il suo voto, e stringere un’alleanza con il CPP. Per il momento la Nkrumah ha deciso di attestarsi su una posizione di indipendenza da entrambi i partiti e ha dichiarato che in Parlamento voterà secondo coscienza e non secondo schieramenti di parte, tenendo sempre come obiettivo principale della sua azione politica le istanze e le rivendicazioni della gente del suo collegio elettorale, il Jomoro.

Per saperne di più: Limes

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