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  • Mar 11, 2024
  • 4 minutes

Riportiamo in italiano un post da Whiteafrican.com

L’anno scorso ho avuto un lungo e bel colloquio con Zach Lutische, un keniota, con una grande idea. Tutto è cominciato con questo commento:

“Una volta sono andato fino a Nairobi, solo per scoprire che quello che mi serviva era a 1 km di distanza dalla mia azienda a Eldoret.”

Zach parla con dolcezza, ma è ambizioso ed energico. Divide il suo tempo tra la lettura delle mailing list tecnologiche del Kenia e il suo villaggio nell’entroterra. E’ davvero entusiasta dell’idea di tirare su una rete di bacheche rurali in Kenya, da utilizzare per raccogliere e creare punti di informazione per la comunità.
Nella nostra vita quotidiana iper tecnologica a volte dimentichiamo che semplice e non-digitale sono le parole d’ordine nella maggior parte del mondo, in particolare nell’Africa rurale. Ed è questo che rende il concetto di Zach così intrigante: vuole unire il mondo dell’Africa rurale non tecnologica con quello modernizzato dell’Africa urbana.

L’idea

Chiunque nel villaggio può mettere un avviso, notizia o annuncio su una bacheca di villaggio facendo riferimento a un gestore del sito, che potrebbe essere la stessa persona che gestisce il cellulare locale (Simu ya Jamii). A seconda delle dimensioni e della scadenza dell’avviso la persona pagherebbe tra i 10 e i 100 scellini kenioti (da $ .12 a $ 1,20).

Ci sono un sacco di modi in cui questi pannelli possono essere utilizzati, molti al di fuori di ciò che possiamo pensare al momento, ma ecco alcune idee di esempio:

* Il Sig. Njuguna ha un campo di patate e raccoglierà circa 50 sacchi in agosto. Ha messo un annuncio a giugno sulla bacheca della comunità per trovare un acquirente in anticipo.
* Un fotografo locale può essere contattato attraverso la pubblicità.
* Le imprese delle città possono contattare direttamente gli agricoltori e / o i venditori nelle comunità locali, ed essere a conoscenza delle disponibilità con mesi di anticipo.
* Terreni in vendita (con foto).
* Ogni villaggio ha un giorno di mercato: il cartellone rende più facile per acquirenti nei villaggi lavorare con i venditori in zone periferiche.

Una rete di bacheche di villaggi rurali

Appena iniziano a funzionare le bacheche per la comunità locale, possono connettersi ad altri villaggi della zona. Notizie e pubblicità possono raggiugere bacheche al di là di un singolo villaggio, fornendo maggiore diffusione a coloro che sono disposti a pagare.

Insieme a Zach abbiamo discusso un programma pilota, utilizzando la sua comunità rurale come base di sperimentazione. Abbiamo preso in considerazione i villaggi, ha tracciato le loro posizioni gli uni rispetto agli altri, i loro giorni di mercato e il numero approssimativo di persone in ogni villaggio.
Risulta che ogni cartellone costerebbe tra $ 40 e $ 150 circa per la costruzione, a seconda dei materiali disponibili localmente, e delle aggiunte – come un piccolo tetto per riparare dalla pioggia.

Potenziare le bacheche con la tecnologia

L’idea può stare in piedi da sola. Tuttavia, per me è interessante il modo in cui queste bacheche di villaggio possono creare una potente fusione di mondi offline e online / mobile presenti oggi in Africa. Qui le intuizioni e le esperienze di un keniota cresciuto in campagna, che vive in città e partecipa a discussioni di tecnologia sono insostituibili.

Poiché il gestore del sito sarà generalmente la persona che segue il posto telefonico locale, vi è la possibilità di vendere spazi su bacheche in altre città, utilizzando i percorsi aperti da questi operatori di telefonia mobile. Una volta formata la rete di gestori dei siti, si ha la nascita di alcune cose molto interessanti.

Sarà possibile collegare questi gestori a livello locale, regionale e nazionale. La possibilità per gli utenti finali sia di mettere pubblicità che di trovare beni e servizi sarà disponibile tramite il formato digitale o analogico. Non è un grande salto arrivare a un sistema nazionale di annunci che cresce organicamente, tenuto insieme da servizi mobili e web.

Già vediamo i giornali, come Star, in Kenya, con annunci gratis via SMS. Che cosa succede quando si crea una bacheca a livello nazionale e una rete di annunci tramite telefonia mobile ?

Conclusioni

Gli africani tendono a non essere singolari. A loro piace agire come una comunità, e quindi la singola azione con i telefoni cellulari è meno probabile del trovarsi insieme attorno ad una bacheca. Così, come i telefoni cellulari sono atto di comunicazione tra gli individui, la bacheca serve come mezzo di comunicazione tra i gruppi. Quindi, le bacheche sono il nesso, potenziate dal telefono cellulare.

Penso che questo concetto non solo funzioni, ma potrebbe diventare qualcosa di veramente grande. Io dico con un avvertimento: deve essere fatto da kenioti, non certo da realtà esterne. Le comunità locali devono essere quelle che decidono di creare e costruire il loro proprio spazio. Hanno bisogno di una propria valutazione e appartenenza.

La rete ha bisogno di crescere organicamente dalla base. Una volta che una rete di bacheche di villaggio sarà stabilita, ci saranno le basi per il cambiamento duraturo e un mezzo per la realizzazione di altri servizi di collegamento digitale.

Post originale: WhiteAfrican.com

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Un’occasione di riflessione sui temi relativi alla marginalità e alla progressiva perdita dei diritti che le persone immigrate o in situazione di difficoltà estrema subiscono nello scenario socio-culturale attuale.
La necessità di approfondire tali temi nasce anche dalla considerazione della drammaticità del momento storico che stiamo vivendo: le proposte legislative che riguardano gli immigrati (pacchetto sicurezza, possibilità di segnalazione dei clandestini da parte dei medici, schedatura dei senza fissa dimora) destano infatti forte preoccupazione e sconcerto perché sono il tragico segnale di una lettura del fenomeno immigrazione solo in chiave di allarme sociale e di sicurezza e non secondo gli imprescindibili paradigmi interculturali.

DEDICATO AD ELENA
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Venerdì 3 Aprile 2009 Ore 21.15
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Martedì 7 Aprile 2009
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CINEMA TEATRO EXCELSIOR
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La rassegna si concluderà con un incontro nel mese di maggio aperto a tutta la cittadinanza e alle istituzioni. Il convegno sarà l’occasione per una riflessione pubblica con alcuni esperti che con il loro lavoro quotidiano testimoniano e tracciano percorsi di integrazione e inclusione sociale.

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‘Se va bene per un uomo potrebbe andare bene per una donna, e quella donna sa già come pescare.
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