“Nonostante la legge 185/90 – quella che regola l’export di armi – lo preveda espressamente, il governo di Mario Monti non ha ancora reso noti i dati relativi alle esportazioni di armi italiane nel mondo nell’anno 2011.
Avrebbe dovuto farlo entro il 31 marzo – così dispone la normativa – ma ad oggi (6 aprile, mentre scriviamo) non c’è traccia della Relazione completa, che in realtà da qualche anno a questa parte viene trasmessa al Parlamento con uno-due mesi di ritardo; e nemmeno del sintetico Rapporto che invece, anche durante i governi Berlusconi, veniva pubblicato nei tempi previsti” – riporta il sito dell’agenzia Adista in un articolo a firma di Luca Kocci.
“Il governo dei tecnici non è in grado, o non vuole, fornire una relazione tecnica nei tempi tecnici di legge” – commenta il giornalista di Adista. “Che i ministri competenti in materia di esportazioni di armamenti siano alle prese con altre questioni è cosa nota: il ministro della Difesa, ammiraglio Giampaolo Di Paola, è indaffarato a cercare di spiegare al Parlamento le ragioni dell’acquisto di 90 cacciabombardieri d’attacco F-35 per una spesa complessiva che non ha mai notificato, ma che si aggira tra i 13 e i 15 miliardi di euro”.