• Mar 11, 2024
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L’Unione europea vuole “vietare” la disoccupazione giovanile. La Commissione proporrà nei prossimi giorni l’introduzione di una garanzia per il lavoro, che offrirà nuove opportunità occupazionali, oppure tirocini formativi, ai ragazzi sotto i 25 anni al momento disoccupati.

GARANZIA PER I PIU’ GIOVANI – La Commissione europea proporrà una direttiva che chiederà l’adozione delle politiche che favoriscono l’occupazione giovanile al momento in vigore nei paesi scandinavi ed in altri stati membri come Austria e Lussemburgo. Secondo Frankfurter Allgemeine Zeitung la proposta del Commissario agli Affari Sociali László Andorsi basa in primo luogo sul modello adottato in Finlandia. Secondo questa “garanzia per il lavoro” i ragazzi sotto i 25 anni che hanno perso un posto di lavoro potranno ritrovare l’occupazione grazie ad un apposito intervento pubblico. La spesa statale potrà finanziare nuovi posizioni professionali, periodi di tirocinio oppure borse di studio per i ragazzi che sono ancora disoccupati dopo la perdita del lavoro, oppure che non hanno trovato occupazione dopo la fine del percorso scolastico. Nella bozza della Commissione è prevista un’estensione ai 30 anni per i laureati senza occupazione.
viaLa disoccupazione giovanile sarà “vietata” – Giornalettismo.

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Abu Dhabi — HM King Mohammed VI, accompanied by HRH Prince Moulay Rachid, left on Tuesday Abu Dhabi, heading for Kuwait at the end of an official working visit in the United Arab Emirates (UAE). Kuwait is the last leg of the royal tour which took the sovereign to Saudi Arabia, Jordan, Qatar and the UAE. At the Abu Dhabi international airport, HM the King, accompanied by HRH Prince Moulay Rachid, reviewed a detachment of the guard of honor and was greeted by vice-president, Prime minister and Emir of Dubai, HH Sheikh Mohammed Bin Rashid Al-Maktoum, and Crown of prince of Abu Dhabi and Deputy Supreme Commander of armed forces, HH Sheikh Mohammed Bin Zayed Al Nahyan. The Sovereign was also greeted by their highnesses the Sheikhs, several members of the Emirati government and other high-ranking figures. HM the King was also greeted by Morocco’s ambassador in Abu Dhabi Mohamed Ait Ouali, and members of the Moroccan diplomatic mission. During this visit, HM the King met with HH Sheikh Mohammed Bin Rashid Al-Maktoum, in the presence of HH Sheikh Mohammed Bin Zayed Al Nahyan and HRH Prince Moulay Rachid. Emirates’ vice-president offered, on the same occasion, in the name of the Emirati head of State HH Sheikh Khalifa bin Zayed al Nahyane, an official dinner in honor of His Majesty the King. (Allafrika.com) On Monday evening, the two countries’ delegations held a large meeting at the levels of advisors and ministers to examine prospects of bilateral cooperation in the light of the partnership concluded between the GCC and Morocco. HM the King is accompanied, during this visit, by the sovereign’s advisors Omar Azzimane, Zoulikha Nasri, Fouad Ali Al Himma and Yasser Znagui, as well as Foreign Minister Saad El Dine Otmani, Minister of Economy and Finance Nizar Baraka, Minister of Agriculture and Fisheries Aziz Akhannouch, Minister of Equipment and Transport Aziz Rebbah, Minister of Health Houcine El Ouardi, Minister of Energy Fouad Douiri.

  • 11 Marzo 2024
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Autore Guardi Jolanda; Vanzan Anna Prezzo Sconto 15% € 10,20 (Prezzo di copertina € 12,00 Risparmio € 1,80) Dati 2012, 206 p., ill., brossura Editore Ediesse (collana Sessismoerazzismo) L’immagine che l’Occidente ha della cultura musulmana è quella, tra l’altro, di una cultura omofobica e avversa alle sfumature di genere. C’è chi ritiene che l’omosessualità, intesa come rapporto paritario, non sarebbe esistita nel mondo musulmano fino all’incontro con la modernità occidentale; chi predica invece che l’omosessualità sia sempre stata diffusa nelle società musulmane a causa della segregazione tra i sessi, rivelando il proprio insito razzismo perché la riduce al mero atto sessuale e a una forzata necessità. C’è chi considera “tutto ciò che altera l’ordine del mondo” un grave “disordine, fonte di male e, fondamentalmente, anarchia”. Meglio allora la transessualità intesa come cambiamento di sesso che il travestitismo; meglio maschie barbe che il volto sbarbato; meglio imputare l’omosessualità alla “decadente” cultura occidentale, e rinnegare in tal modo la sua matrice autoctona. In realtà, la storia dell’omosessualità nelle società musulmane è complessa e articolata, e presenta sostanziali variazioni nel tempo e nelle realtà socio-geografiche e una vasta gamma di atteggiamenti tra i musulmani stessi. Il presente libro offre una panoramica ampia ed esaustiva, spesso dissacrante e provocatoria, del rapporto omosessualità-islam. Partendo dall’analisi dei testi sacri musulmani (Corano e hadith), il volume affronta l’argomento con un’analisi condotta in prospettiva teorica, storico-sociale e letterario-artistica, con rigore linguistico nell’uso o nella traduzione di termini arabi e persiani. Acquista il libro su IBS

  • 11 Marzo 2024
  • 1 minute

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