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Mar 11, 2024

Un articolo di Sbilanciamoci sulle differenze di reddito in Italia. La distribuzione del reddito in Italia risente delle caratteristiche della famiglia di origine. Stralcio da un articolo del dossier di MicroMega sull’eguaglianza, che sarà discusso lunedì 13 maggio a Roma La misura più utilizzata dagli economisti per quantificare l’associazione dei redditi di genitori e figli è il coefficiente di elasticità intergenerazionale dei redditi, che indica di quanto aumenta il reddito del figlio all’aumentare di un punto percentuale di quello del genitore (…). Sulla base di questo indicatore è possibile delineare una graduatoria dei paesi Ocse in termini di trasmissione intergenerazionale delle diseguaglianze dei redditi. I paesi nordici e il Canada sono caratterizzati da un grado di fluidità sociale relativamente maggiore, mentre Stati Uniti (contrariamente alla visione romanzata della “terra delle opportunità”), Svizzera, Regno Unito e Italia sono (e di molto) i paesi con maggiore persistenza intergenerazionale delle diseguaglianze salariali (…). Ma modelli teorici e analisi empiriche spesso indagano la persistenza intergenerazionale senza distinguere gli effetti che il background familiare può esercitare nelle diverse fasi della vita individuale, in particolare nella fase formativa (l’effetto “indiretto”) e – a parità di istruzione – in quella lavorativa (l’effetto “diretto”). Distinguere questi due effetti può invece aiutare a capire perché i paesi differiscano tanto in termini di diseguaglianza intergenerazionale: un basso β (coefficiente di elasticità intergenerazionale, ndr) può ad esempio dipendere sia da una debole influenza del background in ogni fase di vita, sia dall’assenza di impatto in uno specifico snodo. viaDi padre in figlio. L’Italia che non cambia / italie / Sezioni / Home – Sbilanciamoci.

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Mar 11, 2024

Segnaliamo la notizia della morte di Mohamed Fizazi, studente universitario, in seguito alle percosse ricevute dalle forze dell’ordine a Fès. Il padre, un imam, ha chiesto l’intervento del Re e si rifiuta di autorizzare la sepoltura fino a quando non verrà effetuata un’autopsia.

Per approfondire:

L’articolo di maghreb.msn.com:

La cité universitaire de Fès est en deuil. Mohamed Fizazi, un étudiant de 3eme année en philologie anglaise, est décédé samedi, au CHU de Fès, cinq jours après avoir été grièvement blessé pendant des affrontements ayant opposé des étudiants aux forces de l’ordre. Aujourd’hui, son père réclame une intervention royale pour que justice soit rendue à son fils. Le père de Mohamed Fizazi, l’étudiant marocain de Fès, décédé samedi au Centre hospitalier universitaire de Fès, est encore sous le choc. Cet imam, qui officie depuis 40 ans dans une mosquée de la capitale spirituelle du Maroc, veut que la lumière soit faite sur le décès de son fils. Dans un entretien filmé et publié ce lundi 28 janvier par site d’actualité local Fesnews.net, il affirme que ce dernier est mort après avoir été violement tabassé par les forces de l’ordre et réclame, en pleurs, une intervention directe du roi Mohammed VI pour que « justice soit rendue » à son fils. Aussi, le corps du défunt n’aurait toujours pas été enterré. A en croire Lakome.com, le père refuse de signer l’autorisation d’enterrement, avant qu’une autopsie ne soit pratiquée sur le corps de la vicitime, chose qui n’a pas été faite jusqu’à présent. Retour sur les circonstances de sa mort Mohamed Fizazi, 22 ans, aurait, en effet, succombé samedi, dans l’après-midi, à ses blessures contractées lundi dernier, au cours d’une « violente intervention des forces de l’ordre » qui avait pour objectif de mettre fin à un rassemblement d’étudiants de la cité universitaire Fès-Saïs. Des photos de la vicitime inconsciente, capturées au cours de son séjour à l’hôpital universitaire, ont été publiées par le portail Fès News. Selon des sources locales de l’Association marocaine des droits humains (AMDH), citées par l’agence de presse EFE, le rassemblement en question avait pour but de dénoncer « la situation catastrophique de l’université, la pénurie des enseignants », ainsi que « le manque de bourses d’études et de lits dans les chambres de la cité universitaire ». La situation serait actuellement « très tendue » à l’université et la police aurait encerclé le campus concerné, rapporte la même source. Entre temps, plusieurs associations sont mobilisées sur l’affaire. L’Union pour le changement du système éducatif prévoit notamment de lancer une campagne de soutien et solidarité avec le défunt. Une page facebook baptisée « Tous Mohamed Fizazi » vient d’être créée dans ce sens. via
Maroc : Le père d’un étudiant décédé des suites d’une ...

il video

http://youtu.be/lBduwMnEG04

 la pagina facebook (attenzione: immagini di violenza)

https://www.facebook.com/TousMohamedFizazi
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Mar 11, 2024

La proposta della rete di ong europee CONCORD per scegliere il 2015 come anno dedicato alla cooperazione e allo sviluppo è andata a buon fine. Il Parlamento Europeo ha già espresso il suo sostegno, ed ha creato una piattaforma interattiva per raccogliere le idee di chiunque voglia dare suggerimenti e idee sull’argomento. Nel mese di ottobre 2012 è stato rilevato dall’Eurobarometro che la maggior parte dei paesi europei ritiene di grande importanza la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo. Questo dato ha fatto si che CONCORD, la Confederazione Europea di Ong a cui FOCSIV aderisce, si sia mossa per richiedere al Parlamento Europeo la designazione del 2015 come Anno Europeo per la Cooperazione Internazionale. L’idea è quella valorizzare un’imperdibile occasione di promozione della cooperazione e del lavoro che le Ong svolgono a fianco dei loro partner del Sud. L’iniziativa ha già avuto il sostegno del Comitato Economico e Sociale Europeo, nonché il supporto personale del Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz. Anche il commissario europeo, Andris Piebalgs, ha dichiarato il suo appoggio all’iniziativa. Ora la Commissione Europea dovrà preparare un proposta dettagliata che sarà varata dal Consiglio e dal Parlamento Europeo, che però ha già espresso un’opinione favorevole e che alimenta una grande fiducia nel fatto che il 2015 sarà effettivamente eletto “Anno Europeo per la Cooperazione Internazionale”. La scelta di anni europei dedicati a temi specifici è stata incoraggiata sin dal 1983. L’Anno Europeo per la Cooperazione sarà il primo tema ad essere legato all’ambito globale, ed è significativo il fatto che sia stato definito come il traguardo per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Nel frattempo è stato creato il portale “European Year 2015″, piattaforma interattiva, dove ognuno potrà esprimere le proprie idee sull’argomento e suggerimenti per celebrare l’Anno Europeo 2015. La Commissione Europea terrà conto di tutti gli input che perverranno sul forum. via2015: Anno Europeo per la Cooperazione Internazionale.

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Mar 11, 2024

La geopolitica, le relazioni internazionali e la comunicazione sono al centro di due seminari gratuiti promossi dalla Regione Marche e dal Coordinamento delle organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale “Marche solidali” e organizzati dalle ong Cestas e Iscos Marche. Il primo appuntamento, dal titolo “Dal globale al locale: nozioni di geopolitica”, è in programma giovedì 14 febbraio dalle ore 16.30 alle 19.00 presso l’Aula verde del Polo didattico D. Pantaleoni a Macerata (via della Pescheria vecchia). Rivolto a giornalisti, operatori del terzo settore e a studenti universitari, il seminario si pone l’obiettivo di sensibilizzare gli attori della comunicazione locale sui temi della politica e della cooperazione internazionale. All’incontro partecipano Gianni Rossetti (direttore dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino), Fabio Turato (docente di relazioni internazionali) e Giulio Sensi, giornalista del mensile Altraeconomia. Su come l’informazione locale può trattare i temi internazionali verterà in particolare la tavola rotonda, a cui sono stati invitati i caporedattori delle principali testate giornalistiche marchigiane. StampaÈ invece dedicato alle organizzazioni di cooperazione internazionale e ai canali e agli strumenti di comunicazione che hanno a disposizione per veicolare i loro interventi di solidarietà, il secondo seminario che si svolgerà giovedì 7 marzo dalle ore 17.00 alle 20.00 presso la . Su cittadinanza globale, teorie e tecniche del linguaggio giornalistico si confronteranno giornalisti, esperti di comunicazione, blogger, cooperanti e volontari. Entrambi i seminari, gratuiti e aperti al pubblico, sono realizzati con il patrocinio di Ordine dei giornalisti e Federazione nazionale stampa italiana, Provincia di Pesaro-Urbino, Provincia di Ancona, Comune di Macerata e Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino. Previsti crediti formativi per gli studenti universitari. Per motivi logistici si consiglia di pre-registrarsi scrivendo una e-mail all’indirizzo comsegreteria@gmail.com. Per informazioni: Cestas, tel. 071 2863980, e-mail michela.glorio@cestas.org, sito www.cestas.org Iscos Marche, tel. 071 505224, e-mail iscosmar@tin.it, sito http://iscosmarche.org

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Mar 11, 2024

Pubblichiamo il rapporto annuale dell’Associazione Marocchina dei Diritti umani sulle violazioni dei diritti umani.   Rapporto Annuale AMDH Violazione Diritti Umani in Marocco – 2011  
Presentiamo oggi il nostro rapporto annuale sulla situazione delle violazioni dei diritti umani in Marocco, rapporto che l’AMDH pubblica regolarmente dal 1995, per evidenziare le violazioni degli impegni internazionali assunti dallo Stato Marocchino in materia di diritti umani e le sue omissioni in merito alla realizzazione effettiva degli impegni, a livello pratico e legislativo. Il rapporto rileva le differenti categorie di diritti negli ambiti monitorati dall’AMDH nel 2011, senza la pretesa di essere esaustivo in merito a tutte le rilevazioni dei diritti umani. Le violazioni rilevate in questo rapporto sono sufficienti per evidenziare l’orientamento generale della politica pubblica in questo ambito e dimostrare che, a dispetto degli impegni nazionali ed internazionali, lo Stato manchi di volontà politica effettiva riguardo alla realizzazione ed al rispetto dei diritti e delle libertà.

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