Search
  • Mar 11, 2024
  • 2 minutes

Segnaliamo un’intervista di Osservatorio sui Balcani a Kol Nikollaj, segretario della Confederazione dei sindacati albanese.

albania, sindacatoE’ a capo di una delle maggiori confederazioni sindacali albanesi. La tutela e la sicurezza sul lavoro, il rapporto tra pubblico e privato, la disoccupazione e la necessità di riforme. La situazione del sindacalismo albanese in quest’intervista a Kol Nikollaj.
Qual è la situazione dei sindacati albanesi oggi?

Si può dire che abbiamo superato la fase dell’emergenza iniziale, che caratterizzava i primi tempi del pluralismo in Albania. Attualmente esistono due raggruppamenti principali, l’Unione dei sindacati indipendenti e la Confederazione dei sindacati dell’Albania. Quest’ultima è la confederazione che io dirigo da quattro anni. Vi aderiscono 12 sindacati, provenienti da tutto il paese. Ha circa 110 mila iscritti ed è estesa su tutto il territorio.

Quali sono i risultati concreti che avete ottenuto in questi anni?

Nel corso degli anni siamo riusciti a firmare tre accordi nazionali con il governo. Purtroppo però, negli ultimi anni, la collaborazione con le istituzioni statali non sembra funzionare molto bene. Da tre anni non è stato firmato alcun accordo rilevante. Due anni fa, però, la protesta dei minatori di Bulqiza ha prodotto dei risultati molto importanti per il sindacato. Dopo di loro ci sono state decine di scioperi da parte di insegnanti, dipendenti dei trasporti pubblici ecc. E finalmente siamo riusciti a trasformare il primo maggio in giorno di protesta e non solo di festa e riposo.

Che rapporti avete con il resto della società civile?

Abbiamo vari rapporti di collaborazione sia con la società civile albanese che con organizzazioni non governative (ong) straniere. Una delle associazioni con cui abbiamo costruito un rapporto molto proficuo è l’italiana Arci. Con loro abbiamo organizzato ad esempio una campagna contro la corruzione. In Albania abbiamo un ottimo rapporto con Mjaft, con cui abbiamo condotto battaglie comuni per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Abbiamo collaborato con diverse ong che si occupano dei diritti delle donne, dai permessi di maternità alle condizioni di lavoro e con il Parlamento dei giovani, organizzando vari seminari per sensibilizzare i più giovani sui loro diritti.

Collaborate con sindacati esteri?

Sì, principalmente con i sindacati italiani come la CISL delle Marche o la CGIL di Napoli . Abbiamo anche altre collaborazioni, ma le più importanti per noi sono quelle italiane. L’Albania in genere vede il suo cammino europeo attraverso l’Italia, noi abbiamo oggi i problemi che i sindacati italiani avevano 30 anni fa e quindi la loro esperienza ci è estremamente utile.

continua la lettura su Osservatorio dei Balcani

ISCOS Marche

PREVIOUS POST

L’International Trade Union Confederation (ITUC), e la Confederazione europea dei sindacati (CES) ha scritto una lettera congiunta al Primo Ministro turco la scorsa settimana per protestare contro le continue molestie, licenziamenti, procedimenti giudiziari arbitrari e arresti di membri e dirigenti della Confederazione dei sindacati dei lavoratori del pubblico impiego (Kesk). Ad oggi 32 persone sono ancora in carcere, senza possibilità di un giusto processo e in violazione delle norme del Consiglio d’Europa.

Il mese prossimo, il 15 agosto, partiranno i negoziati sulle condizioni di lavoro per i lavoratori del settore pubblico in Turchia. Le autorità turche li definiscono “colloqui di consultazione collettiva”, che di per sé è già una violazione della Convenzione 98 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) sulla contrattazione collettiva. L’ITUC e la CES considerano questi fatti come una strategia per indebolire la posizione negoziale del sindacato, che costituisce una grave violazione della Convenzione OIL n. 87 sulla libertà di associazione.

ITUC aveva già scritto al governo turco in tre occasioni (29 maggio, 15 giugno e 18 giugno) per protestare contro i numerosi arresti di membri e dirigenti del Kesk e di una delle sue principali affiliate, il sindacato degli insegnanti Egitim-Sen. Il 28 maggio, 35 di loro sono stati arrestati, e 22 sono in carcere ancora oggi. Dieci membri e dirigenti erano già in carcere prima. Non c’è stato alcun tipo di risposta a nessuna di queste lettere.

“Ovviamente è del tutto inaccettabile che il sindacato del settore pubblico in Turchia sia preso di mira in vista delle prossime trattative sulle condizioni di lavoro, per mezzo di detenzioni in contrasto con la legislazione turca e le norme internazionali. I cittadini di un paese democratico non possono essere arbitrariamente detenuti senza giusto processo” ha dichiarato Guy Ryder, segretario generale ITUC.

I diritti dei lavoratori possono essere esercitati solo in un clima libero da violenza, minacce di rappresaglie o di qualsiasi tipo contro i loro dirigenti e soci. Il CES ITUC ha pertanto fermamente invitato il governo turco a garantire il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli arrestati.

L’ITUC rappresenta 170 milioni di lavoratori in 312 organizzazioni nazionali aderenti da 157 paesi.
http://www.youtube.com/ITUCCSI

Per ulteriori informazioni, si prega di contattare il Dipartimento ITUC Stampa: +32 2 224 0204 o +32 476 621 018



ISCOS Marche

  • 11 Marzo 2024
  • 2 minutes
NEXT POST

E’ un progetto promosso e finanziato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle politiche sociali, con il Fondo per l’inclusione sociale degli immigrati e realizzato dal Comune di Ancona.

L’Anolf di Ancona ha collaborato alla realizzazione.
Tramite percorsi di educazione all’arte il progetto si propone l’integrazione culturale e l’inclusione sociale dei giovani migranti presenti ad Ancona.
Il risultato è una “descrizione densa” delle nuove generazioni e un racconto della città vista dai ragazzi che la abitano.

Dove: Mole Vanvitelliana
Quando: dal 17 ottobre al 22 novembre
dal martedì al venerdì, dalle 16 alle 19.30 (mattina su prenotazione)
Sabato e domenica 10-12.30/ 16-19.30
Informazioni e prenotazioni visite presso il Museo della Città
071 2225037 (da martedì a domenica dalla 10 alle 13)
www.comune.ancona.it


ISCOS Marche

  • 11 Marzo 2024
  • 2 minutes

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *