Il sindacato, con l’insegnamento e l’impegno politico, era una delle strade che don Milani indicava per praticare l’amore e dare finalità alla vita. Molti allievi del priore di Barbiana hanno seguito questo invito, generazioni di sindacalisti hanno tratto e traggono ispirazione dalle parole e dai gesti del sacerdote fiorentino. Eppure il rapporto, intensissimo, tra don Milani, la sua scuola e il mondo del lavoro non è tra i più conosciuti.
E’ disponibile da alcuni giorni la seconda edizione del libro, a più voci, dal titolo “Quel filo teso tra Fiesole e Barbiana” a cura di Francesco Lauria con la prefazione di Annamaria Furlan e la postfazione di Marco Damilano. Il testo, pensato in ricordo di Michele Gesualdi, racconta di un filo intrecciato tra la collina del Monte Giovi e la scuola di formazione per sindacalisti Cisl che sorge non distante, tra Firenze e Fiesole. La nuova edizione, arricchita con ulteriori saggi e documenti, approfondisce in particolare lo scritto di don Milani L’obbedienza non è più una virtù e l’influenza del priore di Barbiana sui temi della nonviolenza e dell’obiezione di coscienza, sempre in rapporto con il mondo del lavoro.
Sul sito di Edizioni Lavoro è possibile acquistare la propria copia a un prezzo scontato.
Il volume include scritti di: Annamaria Furlan, Francesco Lauria, Giuseppe Gallo, Sandra Gesualdi, Bruno Manghi, Francesco Scrima, Luigi Lama, Piero Meucci, Flavia Milani Comparetti, Agostino Burberi, Francuccio Gesualdi, Paolo Landi, Maresco Ballini, Michele Gesualdi, Lauro Seriacopi, Franco Bentivogli, Emidio Pichelan, Maurizio Locatelli, Marco Damilano, Elio Pagani, don Lorenzo Milani.