Le richieste delle associazioni ad ENI:
Nell’ambito delle attività di azionariato critico condotte nei confronti dell’azienda petrolifera italiana ENI, alcune associazioni della società civile sono intervenute lo scorso 10 maggio a Roma all’Assemblea generale degli azionisti portando le rispettive preoccupazioni e raccomandazioni. La direttrice generale di Amnesty International Italia, Carlotta Sami, intervenuta in merito ai casi d’impatto delle attività petrolifere sull’ambiente e i diritti umani della popolazione del delta del fiume Niger, in Nigeria, ha dichiarato di essere “ancora molto preoccupata per la policy dell’azienda italiana”. L’inquinamento causato dalle aziende petrolifere presenti sul territorio nigeriano tra cui Shell, Total e la stessa Eni “ha contaminato il suolo, l’acqua e l’aria del delta del Niger contribuendo alla violazione del diritto alla salute e a un ambiente sano, del diritto a condizioni di vita dignitose, inclusi il diritto al cibo e all’acqua, nonché a quello di guadagnarsi da vivere attraverso il lavoro” ha fatto presente la Sami.
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