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Mar 11, 2024

I dati Ocse sul calo della cooperazione allo sviluppo dell’Italia non sono una sorpresa per il ministro della Cooperazione internazionale Andrea Riccardi. Che spiega in una nota: “Il calo è dovuto a scelte precedenti al governo Monti, per il 2013 grazie al nostro impegno ci sarà un inversione di tendenza positiva. Come previsto, il dato sull’aiuto pubblico allo sviluppo 2012 reso pubblico oggi dall’Ocse/Dac colloca l’Italia ultima europei tra tutti i Paesi Ocse per stanziamenti di cooperazione sul Pil (0,13 per cento), con una forte contrazione (-36 per cento) rispetto al 2011 (0,20 per cento del Pil). Nel clima di incertezza economica, tutto l’aiuto internazionale complessivo dei membri Ocse ha subito una contrazione del 4 per cento e quello europeo del 7,4 per cento. Per l’Italia si tratta di un risultato negativo frutto sia delle scelte compiute con l’ultima finanziaria dal governo precedente, sia della fine dell’emergenza umanitaria libica, che conferma una tendenza negativa”. Riccardi sottolinea che “la vera novità riguarda il 2013: grazie alle risorse aggiuntive previste dall’ultima finanziaria, l’aiuto internazionale dell’Italia registrerà un’inversione di tendenza, raggiungendo lo 0,15 per cento-0,16 per cento del Pil, anche al netto di degli aiuti ai rifugiati e cancellazioni del debito. E’ un dato – riportato nel comunicato Ocse – essenziale per riacquistare credibilità internazionale verso i partner G8 e le economie emergenti”. Osserva ancora il ministro: “Siamo ben lontani dall’obiettivo europeo sottoscritto nel 2005 – lo 0,7 per cento per il 2015 – ma da allora il mondo è cambiato. L’Italia deve aggiornare i propri impegni alla nuova realtà perché siano credibili e realistici soprattutto agli occhi dei Paesi in via di sviluppo, delle economie emergenti e dei Partner G8. Lo scorso hanno l’Italia si è impegnata a raggiungere progressivamente un livello di aiuti in linea con la media Ocse – lo 0,29 per cento del Pil. Ho proposto per questo anno un calendario pluriennale fino al 2017 – che il Parlamento sarà chiamato a valutare – per rendere più credibile l’impegno a un graduale riallineamento anche nei prossimi anni. La cooperazione non è un lusso ma una necessità. L’aiuto allo sviluppo può rilanciare la proiezione internazionale del nostro paese: è un investimento per la crescita”. viaCooperazione, Riccardi: in 2013 inversione di tendenza positiva – ilVelino/AGV NEWS.

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Mar 11, 2024

Le misure di austerità, insieme agli shock economici e alla debole protezione sociale stanno facendo aumentare le malattie mentali, i suicidi e le malattie infettive. Diminuiscono gli incidenti automobilistici. E’ il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista Lancet e ripreso in questo articolo dello Spiegel:

As the euro crisis wears on, the tough austerity measures implemented in ailing member states are resulting in serious health issues, a study revealed on Wednesday. Mental illness, suicide rates and epidemics are on the rise, while access to care has dwindled.The rigid austerity measures brought on by the euro crisis are having catastrophic effects on the health of people in stricken countries, health experts reported on Wednesday. viaLancet Study: European Austerity Costing Lives – SPIEGEL ONLINE.

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Mar 11, 2024

Da guardiani della rivoluzione a carnefici: questa la parabola dell’esercito egiziano documentata da un nuovo rapporto. di Valentina Marconi Il documento non è stato ancora divulgato tramite canali ufficiali ma – nella versione ridotta resa nota dal quotidiano inglese – ha fatto già il giro del mondo, provocando forti reazioni. “Non si può sottovalutare l’importanza di questo rapporto […] Fino ad oggi, non c’è stato un riconoscimento ufficiale da parte dello Stato della forza eccessiva usata da polizia e militari. L’esercito ha sempre detto di essere stato dalla parte dei manifestanti e di non aver mai sparato contro i civili. Questa è la prima [..] condanna ufficiale delle sue responsabilità nei casi di tortura, sparizione forzata e uccisione”, ha dichiarato Heba Morayef, direttore di Human Rights Watch in Egitto. Cronaca di una fuga di notizie A compilare questo rapporto-shock è stata una commissione nominata dal presidente Morsi nel luglio del 2012 e formata da sedici membri. Fra questi, giudici e funzionari del ministero degli Interni, ma anche avvocati per i diritti umani e parenti di persone uccise o scomparse. L’obiettivo di questa task force era raccogliere informazioni dettagliate su uccisioni e ferimenti di manifestanti (avvenuti fra il gennaio del 2011 e il giugno del 2012), esaminando le misure prese dal governo e la cooperazione fra potere esecutivo e giudiziario. Lo scorso gennaio, la commissione ha chiuso i battenti, presentando i risultati del proprio lavoro a Morsi, che invece di pubblicare le “mille pagine di atrocità” contenute nel rapporto, ha preferito passarle direttamente alla Procura. Tutto è quindi rimasto a tacere sino alla settimana scorsa, quando alcuni capitoli sono finiti sulle pagine del Guardian. Dalla lettura degli estratti pubblicati, emergono chiaramente tre questioni: la responsabilità dei militari in relazione alla tragedia di quelli che potremmo definire i desaparecidos egiziani, gli abusi commessi nell’ospedale militare di Kobri al-Qoba nel giugno del 2012 e l’uso eccessivo della forza impiegato dalla polizia contro i manifestanti a Suez. viaEgitto. Le mille e una atrocità dell’esercito durante la ‘rivoluzione’.

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Mar 11, 2024

Sono stati significativamente positivi, in Marocco, i risultati del primo gruppo finanziario istituzionale del Regno, la Cdg (Cassa di deposito e di gestione), presentati dal Direttore Generale del gruppo, Anass Alami. I bilanci consolidati al 31 dicembre 2012, e’ stato detto, visto il contesto sono soddisfacenti, ma appellano alla vigilanza per il 2013. L’utile netto parte di gruppo è progredito del 22 percento, attestandosi a 976 milioni di dirham (quasi 90 milioni di euro), mentre il bilancio consolidato, 165,774 miliardi di dirham (quasi 15 miliardi di euro), e’ cresciuto del 9 percento. Il 66 percento delle entità del gruppo CDG sono consolidate per integrazione globale, il restante 34 percento sono messe in equivalenza. Il prodotto netto bancario consolidato, 4575 milioni di dirham (oltre 410 milioni di euro), ha invece conosciuto un ribasso del 10 percento, a causa, principalmente, del ribasso dell’8 percento della cifra d’affari della Società centrale di riassicurazione. A spiegare la progressione del risultato netto del 2012 sono una relativa padronanza delle spese generali, un miglioramento significativo della contribuzione delle società messe in equivalenza e l’abbassamento delle spese delle imposte. Come negli esercizi precedenti, i settori banca, attività finanziarie, assicurazione e riassicurazione, restano i principali campi operativi del gruppo. I settori infrastrutturale, immobiliare e turistico, continuano invece a contribuire negativamente, per il fatto che sono costituiti essenzialmente da filiali in corso di investimento. (ANSAmed). viaEconomia: Marocco,positive attivita’ Cassa deposito gestione – Marocco – ANSAMed.it.

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Mar 11, 2024

Con il progetto “El riò de j’Archi d’Ancona: laboratorio di connessione urbana”, l’Anolf Marche in collaborazione con il Comune di Ancona propone a tutti gli “Arcaroli” di oggi, di ieri e di sempre (gli anziani, i giovani, le famiglie e i negozianti) di realizzare insieme una mappa di comunità. La mappa di comunità del rione Archi di Ancona rappresenterà il modo in cui i suoi abitanti di ieri e di oggi, gli anziani, i giovani, le famiglie e i negozianti, vedono, vivono, percepiscono e danno valore al loro quartiere, alle sue memorie e alle sue trasformazioni. Gli Archi secondo gli Arcaroli! Per cominciare a lavorare insieme ci troviamo venerdì 19 APRILE 2013 alle ore 18.00 presso la sede del CENTRO H (via Mamiani 70) Contatti: info@mappadicomunita-ancona.org viaHome.

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