Sulla scia dell’esempio di Parma, dove già per l’anno scolastico 2009-2010 l’associazione Scanderbeg aveva ideato un corso di lingua e cultura albanese per la nuova generazione di bambini nati in Italia, altre due città della Penisola -Trieste e Fermo- hanno dato vita a un’importante, analoga iniziativa per non dimenticare la lingua madre, aiutando così i più giovani ad avere una cultura eterogenea dove tanto gli elementi del Paese di origine quanto quelli del Paese di accoglienza possano trovare spazio.
Scuola di lingua Albanese, Trieste
Nel capoluogo friulano l’ASAT (Associazione degli Studenti Albanesi a Trieste) ha infatti realizzato la prima Scuola di lingua albanese in città. Si tratta di un’iniziativa spontanea nata grazie all’impegno dei volontari e all’appoggio delle famiglie albanesi -principalmente di etnia kosovara- che vi abitano, con corsi gratuiti relativi anche alla cultura del Paese di provenienza a cui tutti possono partecipare.
A Fermo, invece, l’iniziativa è estesa ai bambini dell’intera provincia di età compresa tra gli otto e i quattordici anni. Il progetto, che segue anch’esso il programma annuale dell’Associazione Skanderbeg, è portato avanti da Ambito 19 e dalle associazioni ANOLF e DITA in cooperazione con la Provincia di Fermo, il Comune di Fermo e il Comune di Grottazzolina e prevede l’attivazione di due corsi di lingua, uno a Grottazzolina e uno a Lido San Tommaso di Fermo, durante il fine settimana. Le lezioni, gratuite, avranno una durata di 40 ore, al termine delle quali i partecipanti assidui ne otterranno relativo attestato di frequenza.
Come spiega Arlind Doberdolani, presidente dell’ASAT, tale progetto trova la sua principale ragion d’essere nella necessità di conservare le radici della propria identità, che passano anche e soprattutto attraverso l’apprendimento corretto e approfondito della lingua madre: padroneggiarla, infatti, è presupposto irrinunciabile per rafforzare il senso identitario di appartenenza a una specifica cultura, l’autostima e l’integrazione dei bambini. Conoscendo a fondo la lingua albanese, aspetto anche questo altrettanto significativo, i piccoli avranno inoltre maggiori e più validi strumenti di apprendimento della lingua dell’istruzione nel Paese che li accoglie e potranno così ottenere netti successi nel loro percorso formativo.
Un discorso particolarmente importante, questo, se teniamo conto inoltre che nell’anno 2010/2011, nell’intero sistema scolastico italiano, gli studenti di cittadinanza albanese erano ben 99.102 unità, cioè il 13,95% del totale degli studenti stranieri in Italia, e la seconda nazionalità più rappresentata sul territorio.