Sono circa 31mila gli orfani ospitati negli orfanotrofi in Albania. La loro età varia da 0 a 14 anni. L’80% sono bambini abbandonati dai loro genitori. Un fenomeno in crescita che rispecchia un lato oscuro della lunga transizione albanese: l’insicurezza economica ma anche conseguenza di una rivoluzione sessuale, dagli anni ’90 a questa parte, non ancora metabolizzata nel sistema sociale ed economico. Gli orfani crescono invisibili e nell’Albania di oggi rimangono tali praticamente per tutta la vita.
Di loro si parla solo in occasione delle feste di fine anno, o del giorno dedicato istituzionalmente ai bambini, il primo giugno, quando politici o VIP del mondo degli affari e dello spettacolo si prendono la briga di fare dei regali a qualche orfanotrofio, recandovisi personalmente con una scorta di cameramen e giornalisti al seguito.
Gli sguardi innocenti dei bambini e le loro parole stentate davanti ai microfoni sono un rituale presentato agli albanesi a ogni ricorrenza, che però non contribuisce di molto a migliorare la loro situazione. E l’abbandono da parte della società diventa ben più grave una volta cresciuti e al di fuori della protezione delle istituzioni.