Pasto Buono è un’iniziativa semplice e attivabile subito, in tutta Italia, tutti i giorni e per associarsi basta seguire le indicazioni che sono sul sito http://www.pastobuono.it/
Possono aderire ristoranti, bar, gastronomie, mense aziendali o scolastiche, supermercati e mercati. Non ha costi, né per chi dà, né per chi riceve. L’adesione, inoltre, consente agli esercenti di usufruire dei vantaggi fiscali connessi alle donazioni. A rendere riconoscibili gli esercizi aderenti al progetto è una vetrofania affissa sulla propria vetrina che dice
“In questo esercizio doniamo ogni sera il cibo invenduto alle persone bisognose. È la cosa buona da fare”.
Ma ancora molto si deve fare in materia di legislazione. Oggi donare il cibo è particolarmente oneroso per un ristoratore. Le leggi prevedono che il cibo cotto, prima di essere donato, venga trattato con un abbattitore di temperature e ci sono rigide restrizione sui mezzi di trasporto per la distribuzione.Si potrebbe dire che, paradossalmente, per un ristoratore è più conveniente buttare il cibo nella spazzatura che donarlo. “Riteniamo necessaria la creazione di una nuova legge che consenta una maggiore tutela di chi il cibo non lo ha. Poiché ad oggi non è così”, conclude Fogliani.
viaPasto Buono, il cibo invenduto nel piatto di chi ha bisogno di aiuto – Repubblica.it.