“Le donne arabe sono sottomesse agli uomini. Le donne arabe non ricoprono ruoli da protagoniste nelle loro società”. Questi sono due dei tanti stereotipi che circolano, qui in Occidente, riguardo all’immagine delle donne arabe. Oggi le donne comuni, quelle che non hanno avuto voce neanche per raccontare le loro vite, i loro problemi, hanno fondato un gruppo Facebook “La primavera della donna araba”. Questa pagina conta oltre 70.000 iscritti. Sally, egiziana, insieme a altre quattro ragazze, amministra la pagina.
Come vi è venuta questa idea?
“Farah, una delle fondatrici, che conoscevo perché abbiamo studiato insieme all’università, mi ha contattato dicendomi che con altre tre amiche aveva aperto una pagina su Facebook, nella quale si parlava dei diritti delle donne e della rivoluzione araba. Sono stata subito entusiasta di questa iniziativa perché non postavamo solo eventi tragici, video di proteste o notizie di violenze sulle donne ma, specialmente, lasciavano alle stesse donne la possibilità di raccontarsi. Noi cinque abbiamo cominciato a scrivere sulla gioia di essere donne arabe. Pubblicavamo dei post nei quali incoraggiare le donne arabe a prendere consapevolezza di se stesse.’Se sei una donna che sceglie di mettere la tradizionale Jallabya, sei lo stesso bellissima’: questa è una delle cose che abbiamo scritto per spronare la donna araba a essere fiera di se stessa.
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