• Mar 11, 2024
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(Corriere della Sera – Blog)
Sei milioni di donne, cioè una su tre, sono vittime di violenze in Marocco, di cui oltre la metà dentro le mura domestiche. Lo ha dichiarato la ministra marocchina per la Famiglia e lo sviluppo sociale Bassima Hakkaoui (nella foto), la sola a fare parte del governo guidato dall’islamico Abdelilah Benkirane. nel corso di un congresso internazionale a Casablanca. “Circa sei milioni di donne marocchine subiscono violenze, sotto tutte le forme” e nel 55% dei casi si tratta di “violenze coniugali”, ha affermato Hakkaoui nel discorso di apertura del Congresso internazionale sulla violenza contro le donne organizzato dall’Organizzazione marocchina dei diritti umani(OMDH) e l’associazione giordana Donne contro la violenza alla presenza di rappresentanti di una ventina di Paesi arabi, fra i quali anche il Mali, la Mauritania, lo Yemen e la Tunisia. Nelle violenze sono fatte rientrare, oltre a quelle fisiche, anche quelle verbali, che spesso hanno come teatro la strada. “La donna in Marocco – ha aggiunto Hakkaoui – continua a soffrire della violenza, sia negli spazi pubblici, che in quelli privati”.
In un Paese come il Marocco, che conta in totale 33 milioni di abitanti, un progetto di legge che definisce le differenti forme di violenza coniugale, fisiche e morali, è stato praticamente insabbiato dal Parlamento che, dal 2010 ad oggi, non lo ha ancora discusso. Nei mesi scorsi il problema è stato il tema di molte proteste della società civile marocchina, scossa dal suicidio di due giovanissime, costrette a sposare i loro stupratori. ”La violenza contro le donne in Marocco- ha spiegato alla France Presse l’avvocata marocchina Aiche Lekhmass – fa parte dell’immaginario collettivo, delle mentalità e dei riti. Se due giovani si tolgono la vita per non essere costrette alle nozze significa che la strada da fare è ancora molta”.
Un anno fa il re del Marocco Mohammed VI aveva annunciato un progetto di riforme per trasformare in costituzionale una monarchia di diritto divino, con libertà per i partiti, con i poteri politici in mano al capo del governo, e con la separazione dell’ esecutivo dal sistema giudiziario, garantendo i diritti delle donne e delle minoranze, a cominciare da quelle religiose. Ma lo scorso novembre il Marocco ha dato per la prima volta la maggioranza parlamentare al Pjd, un partito islamista moderato che ha preso il nome, Giustizia e sviluppo, dal modello vincente in Turchia e che prevede nel suo programma la negazione della laicità dello Stato, il no agli omosessuali, il sì alla pena di morte e a un aumento delle tasse sugli alcolici.

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(FERPRESS) – Roma, 8 AGO – Dal 17 al 19 ottobre 2012 si terrà a Tangeri, in Marocco, la terza Conferenza mondiale sul trasporto ferroviario merci (GRFC), organizzata da UIC e dalle ferrovie statali marocchine (ONCF) con la collaborazione di numerosi partner, tra cui l’Organizzazione mondiale delle dogane (OMD) e il Bureau International des Containers et du transport Intermodal (BIC). La conferenza ruoterà intorno al ruolo del trasporto ferroviario merci nello sviluppo del sistema logistico globale. Durante i dibattiti delle tavole rotonde e le sessioni plenarie, saranno affrontati i recenti progressi e le prospettive future in relazione a temi quali: intermodalità e partnership multimodali (tra ferrovie, porti, spedizionieri, ecc.); sviluppo di corridoi ferroviari merci internazionali e intercontinentali; ponti terrestri; ottimizzazione della catena logistica globale grazie alle nuove tecnologie (sistemi informativi e gestionali, di sicurezza, ecc.); il ruolo del Maghreb e del Mediterraneo come importante hub di trasporto e sistemi logistici all’incrocio tra Europa, Africa e Medio Oriente. Tra i relatori confermati figurano: Mohammed Rabie Khlie, direttore generale di ONCF e presidente di UIC Africa; Jean-Pierre Loubinoux, direttore generale di UIC; Gaozhang Zhu, direttore di Conformità e Facilitazioni di OMD; Michel Hennemand, presidente di BIC; Alessandro Ricci, presidente di Unione Interporti Riuniti (UIR). Durante la conferenza, espositori e sponsor presenteranno i propri prodotti e i successi ottenuti nel settore. A breve sarà inoltre confermato un programma di visite tecniche nella zona di Tangeri.

  • 11 Marzo 2024
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Martedì 2 ottobre, alle 15:30, presso la Sala del Consiglio Provinciale “W. Pierangeli” in Viale Gramsci, 4 a Pesaro si terrà un seminario sul “Lavoro dignitoso al tempo della crisi”. Interverranno Paolo Pascucci dell’Università di Urbino, Francesco D’Ovidio dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro a Islamabad (Pakistan) e Matteo Ricci, Presidente della Provincia di Pesaro Urbino. Introduzione a cura di Fausto Mazzieri, di ISCOS Marche onlus. Il moderatore sarà Sauro Rossi, della UST CISL Pesaro Urbino. Locandina Lavoro dignitoso [gview file=”http://iscosmarche.org/files/2012/09/Locandina-Lavoro-dignitoso.pdf” save=”1″]   clicca qui per vedere la presentazione di Francesco D’Ovidio

  • 11 Marzo 2024
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