• Mar 11, 2024
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A più di un anno dalla rivoluzione dei gelsomini, il paese ha ancora “fame”. Nonostante la transizione politica in corso, le sfide sociali ed economiche rischiano di indebolire e addirittura fermare il progresso tunisino.
di Nicolò Perazzo
L’ultima relazione dell’International Crisis Group punta i riflettori sui problemi economici, che in larga misura furono alla base di quella mobilitazione che ha portato in piazza gran parte della popolazione tunisina, e che oggi stanno continuando ad avere conseguenze disastrose sulla situazione sociale della nazione.
L’aumento della disoccupazione, le forti disparità regionali, il contrabbando e la corruzione, sono solo alcune delle criticità sottolineate dal rapporto.
Problemi che erano presenti già da tempo, e che adesso, con la transizione, si sono accentuati a causa del vuoto lasciato dalla politica.
Ora che l’euforia rivoluzionaria si è affievolita, i lavoratori frustrati e i giovani disoccupati sono sempre più desiderosi di prendere in mano il proprio futuro.
Quanto fatto dalla nuova classe dirigente non è infatti sufficiente ad evitare un vero e proprio collasso: le misure economiche d’emergenza non possono risanare una società che ha bisogno di interventi ben più drastici.
Serve un’azione immediata, prima che il malcontento e il risentimento portino al disgregamento sociale.
Il governo ha però un margine di manovra molto limitato e la sua legittimità politica viene messa continuamente in discussione, mentre la corruzione appare dilagante. Ciononostante l’unica via d’uscita è provare ad affrontare le richieste popolari, alla ricerca della fiducia perduta negli ultimi mesi.
viaLe sfide sociali ed economiche della Tunisia. E’ tutto da rifare?.

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Segnaliamo questa iniziativa che si terrà venerdì 15 giugno 2012 alle 15.30, presso l’Auditorium Istituto Vanvitelli Stracca Angelini ad Ancona. Alle 18.30, in via dell’Industria ad Ancona, presso la Cisl Regionale, sarà inaugurata la biblioteca dedicata a Carlo Colli, il nostro collaboratore. Per saperne di più: “Archivi Storici” e Biblioteca Carlo Colli. | Cisl Marche.

  • 11 Marzo 2024
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Autore Mochi Sismondi Andrea   Sutka, in Macedonia, è l’unica municipalità al mondo in cui i rom sono in maggioranza. Hanno un loro sindaco e un loro canale televisivo. Una coppia di italiani si imbatte nella comunità, si trovano a camminare per i suoi vicoli dissestati con il fiato sospeso, si sentono ridicoli e fuori luogo spingendo a fatica il loro passeggino Chicco con gli occhi sgranati. Eppure decidono di tornare. Per viverci. Insieme al loro bimbo ribaltano il rapporto: come migranti al contrario si fanno stranieri tra chi ovunque è straniero. Questa inversione permette loro di partecipare alle lunghe discussioni tra i membri della comunità, seguirne i rituali, confrontare i paradigmi, cercare di capire, fino a essere sostanzialmente adottati da una famiglia rom. L’autore racconta in prima persona l’evolversi di questo percorso, il progressivo svelarsi davanti ai suoi occhi di quella human network che da Sutka si dirama in tutta Europa lungo le strade dei familiari partiti. Incontro dopo incontro, i preconcetti portati inconsapevolmente dall’Italia – buonisti o razzisti che siano – sbattono contro la realtà, dimostrandosi insufficienti a comprendere la complessità di ciò che si mostra. Ciò che traspare è un’opzione aperta: la possibilità di concepire l’esistenza individuale, la pratica politica e la stessa storia in un altro modo. Un modo diverso, che non nasconde le sue contraddizioni e le sue miserie, ma evoca potenzialità spesso inespresse o in molti modi tarpate. Prefazione di Adriano Zamperini. Acquista su IBS: Confini diamanti. Viaggio ai margini d’Europa ospiti dei rom – Mochi Sismondi Andrea – Libro – IBS – Ombre Corte – Culture.

  • 11 Marzo 2024
  • 2 minutes

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