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I mesi che hanno sconvolto il Mediterraneo

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Il concept di questo progetto (viaggio con video+mostra+blog) e le foto sono di Loris Savino. Le riprese per il video dal titolo M.A.R.E. (storie di Mediterraneo, Arabi, Rivolte ed Europa) – Episodio#1 – sono state realizzate da Marco di Noia, che ne è anche il regista e autore del montaggio (per l’Egitto ha collaborato Luca Quagliato). Al viaggio, durato complessivamente 5 settimane, che ha attraversato Egitto (Il Cairo e Alessandria), Tunisia (Tunisi, Zarzis e la frontiera di Ras Jadir), Libia (Bengasi, Tobruk e Ajdabiya) ho partecipato anche io in qualità di giornalista che si occupa di mondo arabo.

E’ la mattina del 2 febbraio di quest’anno quando mi precipito in Piazza Tahrir dove da qualche giorno una folla di egiziani chiedeva (come avevano fatto prima i tunisini) un cambiamento di regime. In piazza c’è anche il fotografo Loris Savino, che come me aveva deciso di raggiungere la capitale egiziana per raccontare la rivolta. A Tahrir ci accoglie un corteo che vomitava slogan anti-regime. La sera precedente, il presidente Hosni Mubarak aveva parlato alla nazione per dire che avrebbe guidato la transizione verso elezioni presidenziali libere. E magari non si sarebbe piu’ ricandidato (ma forse lo avrebbe fatto suo figlio). Per questo non ci è sembrato strano, quella mattina, vedere nella piazza della protesta anche gruppetti di lealisti che trasportavano cartelli con la scritta: “Sì a Mubarak”. Insieme a Loris, avevo seguito il discorso del rais in un piccolo caffè del centro dove avevamo notato alcuni anziani che apprezzavano le parole di quell’uomo, che si rivolgeva fiero al suo popolo in tv, e che forse era il padre dell’Egitto moderno.
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