AL RETTORATO SECONDO INCONTRO SULL’ ENCICLICA DI BENEDETTO XVI “CARITAS IN VERITATE”. INTERVIENE S.E. GIOVANNI MARIA BREGANTINI, ARCIVESCOVO DI CAMPOBASSO – BOANIO
Domani, mercoledì 14 ottobre alle ore 18,00, presso la Sala del Rettorato sella nostra Università, si svolge il secondo appuntamento degli INCONTRI CON LA CITTA’, sulla Enciclica “Caritas in Veritate”. Gli incontri sono organizzati dal Gruppo di Ancona del Movimento Ecclesiale di Impegno, dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Ancona e dal Circolo Culturale J. Maritain, e coinvolgonol’Azione Cattolica Diocesana, le ACLI, e la Delegazione Regionale del MEIC.
La conversazione è tenuta dall’Arcivescovo Giovanni Maria Bregantini, Arcivescovo di Campobasso – Boanio, su “Il creato: giardino da custodire in sobrietà e giustizia”, il capitolo IV dell’Enciclica “Sviluppo dei popoli, diritti e doveri, ambiente”Il primo incontro introduttivo si è avuto, il 7 ottobre, con l’Arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, Arcivescovo di Camerino – S. Severino.
Mons. Gianfranco Bregantini,della Congregazione dei Padri Stimmatini, prima di Campobasso, è stato Vescovo di Locri – Gerace e Presidente della Commissione C.E.I. Problemi Sociali e Lavoro, Giustizia e Pace e Salvaguardia del Creato della Conferenza Episcopale Italiana e membro del Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani.
La presenza di padre Giancarlo in Calabria è stata contrassegnata da una forte presenza pastorale e sociale per “liberare la locride” dalla pressione mafiosa, con una predicazione e con una testimonianza, profetica, forte ed efficace. La sua biografia è ricca fatti che lo hanno visto testimone: prete operaio nel suo trentino, accanto ai lavoratori del Sud nella lotta al precariato, nella lotta alla mafia con l’istituzione di cooperative di lavoro, di vicinanza al mondo contadino.
Come Presidente della Commissione della CEI per i problemi sociali ha curato un documento sul “mondo rurale”, la cui illustrazione è stata motivo di un suo incontro con il MEIC di Ancona nel 2006. In questo documento ci sono ampi riferimenti al tema dell’incontro di oggi “rapporto dell’uomo con l’ambiente naturale”; […] La natura è espressione di un disegno di amore”;la natura è a nostra disposizione non come « un mucchio di rifiuti sparsi a caso » bensì come un dono del Creatore, un giardino da custodire in giustizia e in sobrietà”
Concludiamo, la presentazione dell’ospite, con una sua bellissima l’icona, rintracciabile in un suo scritto “Gli alberi dell’anno (ed. Messaggero). “Sopra tutti gli alberi vi è l’albero della croce, perché da quell’albero scende su tutti un fiume di grazia e di luce che trasforma ogni deserto in giardino dai mille colori, i colori della pace, della vita, della fraternità”.