Reagire alla persecuzione con la musica: l’esperienza di un gruppo musicale cristiano in Pakistan
“Qualche giorno dopo il terribile attentato a Peshawar abbiamo organizzato un evento per le strade vicino all’ospedale Ittefaq a Lahore. E’ stato un momento di preghiera dedicato alle vittime dell’attentato, erano presenti centinaia di persone”. A dire così è Waqar Bittoo, membro fondatore della Hallelujah The Band, un gruppo pachistano di cristiani che incidono dischi e fanno concerti di musica gospel.
Fa un certo effetto sapere che nel Pakistan dove la persecuzione ai cristiani è una attività quasi giornaliera (basti pensare all’omicidio del ministro cristiano Shahbaz Bhatti, ma anche ai tanti attentati davanti alle chiese) e dove viene applicata la legge sulla blasfemia essenzialmente contro i cristiani, pensiamo al caso di Asia Bibi, ci sia un gruppo musicale come questo.
E non è il solo, come ha spiegato al sussidiario.net Waqar: “In Pakistan ci sono numerosi gruppi musicali cristiani come il nostro. Il compito di tutti questi gruppi è quello di testimoniare e condividere con tutti il messaggio di amore di nostro Signore Gesù Cristo”.
Ecco cosa ci ha raccontato Waqar Bittoo, dicendo esplicitamente che di molte cose non può parlare per paura di essere perseguitato.
viaPAKISTAN/ Hallelujah The Band: se i cristiani perseguitati cantano anche per gli islamici.
Malala parla all'Onu: i talebani non mi fanno paura
I Talebani “pensavano di zittirmi con una pallottola, ma non ci sono riusciti”. Lo ha detto Malala Yousafzai, adolescente pakistana che a ottobre scorso è stata ferita da un colpo di pistola alla testa mentre era sul pullman che la riportava a casa da scuola.
Nel giorno del suo 16esimo compleanno, la ragazza ha tenuto un discorso alle Nazioni Unite di New York e ha detto: “Sono qui per parlare a favore del diritto all’istruzione per ogni bambino”. “Un bambino, un insegnante e un libro possono cambiare il mondo. Impugniamo i nostri libri e le nostre penne, che sono loro le nostre armi più potenti – ha aggiunto, parlando ad alcune centinaia di studenti presenti all’Assemblea – Il 9 ottobre mi hanno sparato al lato sinistro della testa e pensavano che le pallottole potessero azzittirmi. Ma non ci sono riusciti”.
“Malala è la nostra eroina”, ha detto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, introducendo il suo discorso. “È un grande piacere avere con noi la nostra paladina”.
La platea ha a lungo applaudito la giovane e le ha cantato gli auguri di buon compleanno. Malala Yousafzai è la persona più giovane mai candidata al Premio Nobel per la Pace. Nata nel 1997, è divenuta celebre per il suo impegno nella lotta per i diritti civili delle donne nella valle dello Swat, una zona del Pakistan soffocata dal controllo degli estremisti islamici. Per lo stesso impegno e’ stata vittima di un attentato. Ha raccontato la sua esperienza nell’autobiografia “I am Malala”.
viaGlobalist.it | Malala parla all’Onu: i talebani non mi fanno paura.
Che genere di Islam. Omosessuali, queer e transessuali tra shari'a e nuove interpretazioni
Autore Guardi Jolanda; Vanzan Anna
Prezzo
Sconto 15% € 10,20
(Prezzo di copertina € 12,00 Risparmio € 1,80)
Dati 2012, 206 p., ill., brossura
Editore Ediesse (collana Sessismoerazzismo)
L’immagine che l’Occidente ha della cultura musulmana è quella, tra l’altro, di una cultura omofobica e avversa alle sfumature di genere. C’è chi ritiene che l’omosessualità, intesa come rapporto paritario, non sarebbe esistita nel mondo musulmano fino all’incontro con la modernità occidentale; chi predica invece che l’omosessualità sia sempre stata diffusa nelle società musulmane a causa della segregazione tra i sessi, rivelando il proprio insito razzismo perché la riduce al mero atto sessuale e a una forzata necessità.
C’è chi considera “tutto ciò che altera l’ordine del mondo” un grave “disordine, fonte di male e, fondamentalmente, anarchia”. Meglio allora la transessualità intesa come cambiamento di sesso che il travestitismo; meglio maschie barbe che il volto sbarbato; meglio imputare l’omosessualità alla “decadente” cultura occidentale, e rinnegare in tal modo la sua matrice autoctona. In realtà, la storia dell’omosessualità nelle società musulmane è complessa e articolata, e presenta sostanziali variazioni nel tempo e nelle realtà socio-geografiche e una vasta gamma di atteggiamenti tra i musulmani stessi. Il presente libro offre una panoramica ampia ed esaustiva, spesso dissacrante e provocatoria, del rapporto omosessualità-islam.
Partendo dall’analisi dei testi sacri musulmani (Corano e hadith), il volume affronta l’argomento con un’analisi condotta in prospettiva teorica, storico-sociale e letterario-artistica, con rigore linguistico nell’uso o nella traduzione di termini arabi e persiani.
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Marocco, alla riscoperta del fondamentalismo islamico
Mentre il mondo osserva attentamente le prime elezioni democratiche in Egitto ed i preoccupanti assalti salafiti in Tunisia, quasi nessuno sembra accorgersi di quanto sta accadendo in un altro paese del Nord Africa, un paese spesso ritenuto il più moderno e occidentalizzato, ovvero il Marocco. Un paese che nonostante sia sempre stato musulmano, non ha mai sentito l’esigenza di mescolare politica e religione, ma che negli ultimi mesi è in preda a una spaccatura interna tra tradizionalisti religiosi e sostenitori del modernismo.
Il Marocco è un paese dalle mille contraddizioni: a Casablanca è possibile trovare la terza moschea più grande del mondo accanto a numerosissimi night club, discoteche e locali su spiagge private dove le ragazze marocchine sono libere di girare in bikini e di bere alcool, teoricamente vietato dalla legge, ma in pratica servito in quasi tutti i locali e disponibile in molti supermercati.
Un paese che ospita la casa madre di una delle più note confraternite sufi, la Zawiyya Tijani di Fez, ma che nel contempo organizza concerti con cantanti del calibro di Shakira, Evanescence ed Elton John. Il prossimo 1° luglio attraccherà addirittura nel porto di Casablanca la prima crociera gay.
viaMarocco, alla riscoperta del fondamentalismo islamico | Diritto di critica.
PAKISTAN: PERSECUZIONE DELLE MINORANZE CRISTIANE IN TERRA D’ISLAM
L’ODDII – L’Osservatorio del diritto italiano e internazionale e la WORLD VISION IN PROGRESSS FOUNDATION
con l’appoggio e l’aiuto dell’on. Souad Sbai e dell’on. Antonio Mazzocchi,
organizzano il
PRIMO CONVEGNO INTERNAZIONALE
sulla
PERSECUZIONE DELLE MINORANZE CRISTIANE IN PAKISTAN
Il Convegno si articolerà in due incontri molto interessanti che verranno svolti nel cuore della cristianità mondiale: CITTA’ DEL VATICANO – ROMA, durante i quali verranno presentate delle testimonianze dirette, a cui faranno seguito e corollario delle immagini molto esplicative e un filmato, per mostrare quello che da anni sta accadendo in Pakistan, nel silenzio più totale della comunità mondiale, compreso l’assenza ingiustificata dell’ONU, che ha avallato la famigerata legge sulla blasfemia, pur sapendo che nei Paesi islamici questo significa dare il benestare alla persecuzione e all’omicidio, nonché alla cancellazione di intere comunità non islamiche, che vengono sistematicamente perseguitate, in quello che è ormai diventato un genocidio religioso-culturale.
La dr.ssa Adriana Bolchini – presidente nazionale dell”O.D.D.I.I. assieme al sig. FARRUKH HARRISON presidente nazionale della WORLD VISION IN PROGRESSS FOUNDATION
il dr. PAOLO VALERIO MANTELLINI – membro del consiglio direttivo dell’ODDII e il sig. ADAN FARHAJ vice presidente dell’Associazione PO.O.C.O.
denunciano questa gravissima situazione che lede tutti i principi dell’umana convivenza civile e che non rende certo migliore il mondo nel quale viviamo ma aumenta le paure e allontana fra loro le civiltà e le culture che si trovano a dover subire questi attacchi vigliacchi e indiscriminati.
Saranno presenti altri membri influenzi di alcune associazioni di cristiani, che hanno trovato asilo in Italia, sfuggendo alle persecuzioni come il prof. Mobeen Shaid di Pakistani cristiani in Italia, che si occupano della difesa dei cristiani perseguitati.
Ospiti d’onore:
l’on, SOUAD SBAI deputato P.D.L. – presidente A.C.M.I.D.
l’on. ANTONIO MAZZOCCHI – questore alla Camera e deputato P.D.L.
che hanno permesso la realizzazione di questa importante manifestazione
Questi gli incontri
Domenica 22 gennaio 2012 – ore 15 – 18
al C.I.A.M. – presso l’Università Urbaniana – Dentro la facoltà Teologica Urbaniana
Via Urbano VIII n, 16 – ROMA tel. 06/6988.2484
lunedì 23 gennaio 2012 – ore 15 – 18 –
presso la sala Mercede – Camera dei Deputati della Repubblica Italiana
Via della Mercede 55 – ROMA
L’ingresso è gratuito, ma è necessaria la prenotazione, per potersi accreditare presso l’apparato di sicurezza.
Anche per fotografie e filmati è necessario chiedere il permesso.
Per altre informazioni potete rivolgervi a newpresidenza@oddii.org o telefonare +39 328/6482949
L' Islam oltre i luoghi comuni. Allah sapeva che un bicchiere di vino fa bene!
Perché comprare questo libro? Leggendo il titolo, la prima cosa che viene da pensare probabilmente è: “Ecco un altro librone noioso e pieno di nozioni incomprensibili!”. E invece no. Si tratta di un testo alla portata di tutti coloro che vogliono capire questa cultura così diversa da noi. Vi sono racchiusi infatti tutti i principali teoremi inerenti al mondo musulmano, dal Corano alle maggiori problematiche (etiche, economiche, religiose, legali ecc.) dell’Islam, senza togliere spazio al ragionamento individuale accompagnato dall’autore.
Autore Lindberg Charles
Dati 2011, 615 p., brossura
Editore Pendragon (collana Studi e ricerche)
Acquista il libro su IBS
E’ l’islam politico, bellezza…
In principio fu la vittoria di Hamas nel gennaio 2006. E non la vittoria del FIS algerino di 14 anni prima. Il (parziale) successo dei Fratelli Musulmani nel primo turno delle defatiganti e lunghe elezioni egiziane non va legato a quello che è successo nel 1991-92 in Algeria. Bensì a quella svolta partecipazionista dell’islam politico riformatore che si è realizzata soprattutto a partire dal 2005. Deve, cioè, essere inserito in un percorso che ha avuto la sua tappa più importante nell’inattesa vittoria del movimento islamista palestinese alle consultazioni politiche di cinque anni fa.
Ahmed il mio vicino di casa
Mario
Ahmed il mio vicino di casa,
Iscos Marche Onlus, Ancona 2002, 352 p.
Foto: G. Marinelli, Lega Musulmana Mondiale – Italia, H. Raza, Reale Ambasciata dell’Arabia Saudita in Italia, F. Mazzieri
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