Tutte le notizie di cooperazione internazionale in un solo sito!

Occasioni di volontariato, progetti, eventi in Italia e all’estero: tutto in una sola pagina.
Marchesolidali.com raccoglie le notizie di 32 realtà marchigiane che lavorano per la cooperazione internazionale e l’educazione alla cittadinanza globale.
Marche solidali nasce dalla volontà di creare uno spazio comune e un luogo di confronto per lavorare in rete su obiettivi condivisi.
Un lavoro comune permette di gestire in maniera più razionale le risorse, consente di confrontarsi con le istituzioni pubbliche con voce più autorevole, di rispondere a bandi nazionali e internazionali, aiuta a favorire quelle relazioni tra persone e Organizzazioni che sono laboratorio fecondo di nuove idee e nuovi progetti.
Il coordinamento intende offrire dei servizi sia ai consociati sia agli esterni, come: formazione interna sulla progettazione e la gestione dei progetti; formazione esterna per la sensibilizzazione e coinvolgimento dei giovani; banca dati comune per la gestione del personale e dei volontari; progettazione condivisa; programmazione di eventi ed attività volte alla visibilità di ogni associazione; un’educazione allo sviluppo coordinata e capillare; monitoraggio continuo dei bandi per il finanziamento di progetti di cooperazione allo sviluppo.
Riferimenti:

Moltitudine Inarrestabile – Paul Hawken

Segnaliamo un libro, e un’idea, molto interessante: considerare tutti i movimenti per la pace, ecologisti, per i diritti umani e civili come un enorme movimento senza nome, una Moltitudine Inarrestabile.

Carissimi,
questa settimana siamo molto contenti di presentarvi un libro di Paul Hawken dal titolo “Moltitudine Inarrestabile (Benedetta Irrequietezza). Come è nato il più grande movimento al mondo e perché nessuno se ne è accorto”, edizioni Ambiente, in vendita su Commercioetico.it.
Hawken, ambientalista, imprenditore, giornalista è anche autore di un libro straordinario che abbiamo tenuto in catalogo per anni: Capitalismo Naturale.
Sentiamo che dice del libro Dario Tamburrano dal sito Terranauta.it
“Hawken esordisce delineando un ampio panorama delle organizzazioni e delle comunità che attualmente operano nel pianeta per la difesa dei diritti umani e civili e per la sostenibilità ambientale. Emerge da questa sorta di censimento che questo numero è impressionante in ogni luogo e senza differenza di razza e cultura. Queste associazioni di individui costituiscono nel loro complesso un movimento spontaneo ed autorganizzato, senza un centro ed un’ideologia portante che sfugge alla categorizzazione classica al punto tale che i media non sono in grado di recepirne la portata ubiquitaria e di coglierne l’aspetto innovativo.
Secondo Hawken, in questo che egli definisce il “movimento senza nome”, stanno confluendo in un’unica visione sia gli insegnamenti e i valori delle culture indigene di ogni continente, sia le tematiche proprie dei movimenti ambientalisti, per la giustizia sociale ed i diritti umani. Per la prima volta nella storia dell’uomo si assiste ad una moltitudine di individui che a volte inconsapevolmente, pur nella loro diversità, operano nella stessa direzione.
Similmente ad un sistema immunitario che è formato da più parti che collaborano tra di loro per reagire agli attacchi infettivi, questo movimento è, per Hawken, paragonabile ad una risposta immune della specie umana nel suo complesso, come reazione di autodifesa alle politiche economiche di sfruttamento dei popoli e di distruzione degli ecosistemi che minano la sopravvivenza dell’umanità stessa.”
E ora lasciamo parlare Paul Hawken…
CONTINUA A LEGGERE CLICCA QUI
PER ACQUISTARE IL LIBRO ONLINE CLICCA QUI
viaPaul Hawken, Moltitudine Inarrestabile | Jacopo Fo: buone notizie – vignette..

Io sono volontario. E tu? Percorso formativo di avvicinamento al volontariato nazionale e internazionale

locandina def

Aperte le iscrizioni al corso “Io sono volontario. E tu?” per tutti coloro che desiderano inserirsi nel mondo del volontariato sia in Italia, nello specifico nella Regione Marche, che all’estero.
Il corso, promosso dal Coordinamento delle Organizzazioni Marchigiane di Cooperazione e Solidarietà Internazionale – MARCHE SOLIDALI, si terrà in quattro città marchigiane con il seguente calendario:
Sabato 11 maggio h 16.30 – Porto San Giorgio c/o sede CVM in via delle Regioni 6
Sabato 18 maggio h 16.30 – Ancona c/o sede CSV Marche in via della Montagnola
Sabato 25 maggio h 16.30 – Fano c/o Sala della Pace in via Rinalducci
Sabato 8 giugno h 9.30-18.30 – Porto San Giorgio c/o sede CVM in via delle Regioni 6
– Fano c/o Sala della Pace in via Rinalducci
I primi tre incontri saranno in forma seminariale, e vedranno l’intervento di esperti di intercultura, sostenibilità e integrazione sociale. Il quarto incontro, che avrà luogo in contemporanea a Porto San Giorgio e a Fano, prevede una giornata laboratoriale in cui saranno affrontati alcuni aspetti pratici dell’essere volontario.
Il corso è gratuito e aperto a tutti coloro che desiderano avvicinarsi al mondo del volontariato per approfondire conoscenze e competenze sul mondo del volontariato.
Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione a chi frequenterà almeno l’80% del monte ora complessivo.
Il termine per le iscrizioni è Mercoledì 8 Maggio 2013.
Per maggiori informazioni contattare:
L’Africa Chiama Onlus – volontariato@lafricachiama.org tel 0721865159 – Serena Pigliapoco
CVM – cvm.eas@gmail.com tel 071202074 – Valentina Romagnoletti
qui il modulo per le iscrizioni:
[gview file=”http://iscosmarche.org/files/2013/04/modulo-iscrizione_bis.doc”]

La cooperazione internazionale: una buona opportunità di lavoro

Come ormai è sua consuetudine, la SISCOS pubblica periodicamente i dati statistici che riguardano gli operatori della cooperazione internazionale.
Nel documento allegato potete trovare i dati relativi a cooperanti, volontari, consulenti, esperti che nel corso del 2011 hanno lavorato a vario titolo in progetti di sviluppo o di emergenza umanitaria.
Anche nel corso dello scorso anno le persone impiegate superano di gran lunga le 6.000, mantenendo il trend positivo riscontrato negli ultimi 5 anni, nonostante la crisi, dimostrando ancora una volta che la cooperazione internazionale si può considerare una buona opportunità di lavoro.
Un dato interessante va comunque sottolineato: è stata raggiunta la quota del 10% di personale di cittadinanza non italiana, in prevalenza di nazionalità keniota, francese, spagnola e argentina. Si tratta di veri e propri “espatriati”, persone cioè che lavorano fuori dai confini del loro stato, in progetti che vengono realizzati in paesi terzi, rispetto alla loro provenienza. Lo studio infatti non comprende dati sul “personale locale”, ossia persone che vengono assunte per lavorare nel loro paese.
 
Si confermano ancora una volta la netta prevalenza dell’Africa come continente di impiego e la sostanziale parità tra uomini e donne.
 
 
 
Il documento “GLI OPERATORI DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE – Dati SISCOS 2011” è disponibile nel sito www.siscos.org nella sezione Pubblicazioni.
 
 
 
La Siscos, associazione senza finalità di lucro, mette a disposizione delle organizzazioni un pacchetto di polizze assicurative studiate appositamente per dare la massima tutela a quanti operano in condizioni ambientali, climatiche e sociali difficili e una struttura operativa per l’assistenza ai singoli assicurati.
 
 

Forum Cooperazione – Le prime raccomandazioni

In attesa del Forum della cooperazione, che si terrà ai primi di ottobre a Milano, è iniziato alcuni giorni fa il percorso preparatorio partecipativo, come ha raccontato Andrea Stocchiero a VpS, di cui il Ministero ha reso ora consultabili i primi documenti di sintesi dei 10 gruppi di lavoro.
Il primo gruppo, incaricato di sviluppare il tema “come l’Italia immagina lo sviluppo mondiale post 2015”, affinché il paese abbia un ruolo più incisivo sullo scenario internazionale e di promozione dei diritti umani, ha individuato, tra le tante, la necessità di una maggiore coerenza nelle politiche e negli impegni, l’assunzione della cooperazione come forma “alta” di politica estera, la partecipazione alla definizione di una nuova governance globale degli aiuti e alla definizione di un’architettura finanziaria internazionale che preveda una nuova regolamentazione e forme di sostegno allo sviluppo.

Sintesi gruppo 1

Il gruppo due, con il tema “dove stare? Una nuova lettura geopolitica per la cooperazione italiana”, ha raccomandato la costruzione di linee guida nazionali o regionali, per definire le priorità geografiche di azione e rendere più incisivi gli aiuti, andando poi a individuare i criteri per assegnare l’urgenza degli interventi.

Sintesi gruppo 2

 

Il gruppo tre, incaricato di individuare “cosa fare. Eccellenze italiane, priorità, innovazioni”, ha sottolineato la necessità di rilanciare e riorganizzare la cooperazione italiana, a partire dalla partecipazione del “sistema paese”, con coerenza, strategie, strumenti efficienti, obiettivi chiari e più risorse, con un rinnovato riguardo a settori come sanità, salute, educazione, sviluppo sostenibile, governance locale.

Sintesi gruppo 3

Il gruppo cinque, per quanto riguarda “il ruolo dell’Italia nelle aree di crisi”, ha individuato il valore aggiunto dell’approccio italiano, raccomandando però una maggiore efficienza negli aiuti, un miglior investimento delle risorse e auspicando una nuova architettura del sistema della cooperazione, in termini legislativi, di coordinamento e revisione.

Sintesi gruppo 5

Il gruppo sei, incaricato di sviluppare la tematica “Il ruolo del privato profit e non profit nella cooperazione allo sviluppo”, ha individuato i tempi come maturi per realizzare collaborazioni strategiche e sinergiche tra le due realtà, con il soggetto pubblico quale facilitatore. Forte delle sue specificità, le raccomandazioni per l’Italia convergono su tre aree: la necessità di fare sistema tra i diversi attori, la convergenza tra un’internazionalizzazione responsabile e la cooperazione  e l’adozione di un modello di gestione responsabile come modus operandi di un’impresa, secondo le linee guida Ocse.

Sintesi gruppo 6

Il gruppo sette, sulla “cooperazione e gratuità: volontariato, terzo settore e no-profit”, ha riconosciuto fondamentale preservare e promuovere il diritto di iniziativa delle organizzazioni della società civile, aumentando la loro partecipazione e consultazione con tutti gli attori della cooperazione. Da valorizzare e sostenere il volontariato, anche attraverso un supporto di formazione, informazione e sensibilizzazione.

Per alimentare la cultura della cooperazione sono necessari un impegno politico coordinato, il coinvolgimento dei giovani, attraverso le scuole, le università, il servizio civile, e più in generale dell’opinione pubblica attraverso dei buoni spazi informativi.

Inoltre, si raccomanda urgentemente di rimuovere le barriere fiscali e burocratiche che rendono difficoltose le agevolazioni al terzo settore (5 per mille, esenzioni, rimborsi).

Sintesi gruppo 7

Per quanto riguarda invece “una strategia multilaterale unitaria: Nazioni Unite, banche e fondi di sviluppo e Ue”, il gruppo nove ha sottolineato l’importanza del multilateralismo per una buona governance globale, a cui l’Italia si deve attrezzare con una visione unitaria e condivisa della sua cooperazione, affinché il suo ruolo a livello internazionale sia efficace. Senza tralasciare i buoni esempi nazionali di “cooperazione dei territori”, che l’Italia potrebbe promuovere in ambito multilaterale.

Sintesi gruppo 9

Il gruppo dieci, sul tema “valutare e comunicare i risultati: efficacia e trasparenza”, ha sottolineato le gravi carenze dell’Italia: la mancanza di un sistema istituzionale di valutazione per la cooperazione – nonostante alcune positive esperienze però scarsamente integrate tra loro -, la difficoltà di comunicare i risultati a un vasto pubblico e il poco interesse dei media nazionali sulle tematiche dello sviluppo.

Per fare ciò, sono necessari un rafforzamento del sistema istituzionale esistente – che si indirizzi verso una politica della valutazione conforme agli standard internazionali e che ponga al centro l’accountability, ossia responsabilità e trasparenza sul proprio operato – e un approccio strategico e coordinato per quanto riguarda la comunicazione, anche posta come obiettivo all’interno dei processi di sviluppo.

Sintesi gruppo 10

viaForum Cooperazione | Le prime raccomandazioni.

Corso in Progettazione e Fund Raising per un Futuro nel Non Profit

Sono aperte le iscrizioni al corso in Progettazione e Fund Raising per un Futuro nel Non Profit, promosso dal Coordinamento delle Organizzazioni Marchigiane di Cooperazione e Solidarietà Internazionale – MARCHE SOLIDALI, co-finanziato dalla REGIONE MARCHE – Servizio Internazionalizzazione Cultura Turismo Commercio e Attività Promozionali.
Il corso si rivolge a collaboratori, volontari ed attivisti di Organizzazioni Non Profit (associazioni di volontariato, culturali e del terzo settore etc..) che hanno sede legale o operativa nella Regione Marche e studenti e neo laureati in discipline inerenti la Cooperazione allo sviluppo, residenti nelle Marche, che sono interessati a lavorare nel settore del non-profit e che intendono approfondire le tematiche inerenti la progettazione europea a la raccolta fondi.
E’ previsto un contributo di 150 Euro per il rimborso delle spese di vitto e alloggio nei 3 giorni di corso residenziale che si terranno a Cartoceto (PU).
Per maggiori informazioni consulta la pagina specifica del corso.
Scarica qui la locandina del corso.

[gview file=”http://www.cestasformazione.org/site/wp-content/uploads/2012/08/locandina-october-school1.pdf” save=”1″]

A Milano il Forum nazionale della Cooperazione internazionale

Milano ospiterà nei giorni 1-2 ottobre il Forum nazionale della Cooperazione, promosso dal Ministro per l’Integrazione e la Cooperazione internazionale Andrea Riccardi .
Il Forum, che vede il Comune di Milano in qualità di ospite e di co-organizzatore assieme all’ISPI, sarà l’occasione per un dibattito approfondito per rilanciare, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, la centralità della cooperazione internazionale come elemento qualificante dell’azione dell’Italia in tutte le questioni e le emergenze globali.
E’ prevista una folta partecipazione di numerose personalità italiane e internazionali. Al dibattito contribuiranno addetti ai lavori della cooperazione statale, regionale e locale, Confindustria e settore privato, mondo dell’impresa sociale e cooperative, associazioni filantropiche, Ong e società civile, e comunità migranti. Dieci gruppi di lavoro tematici, che già oggi si confrontano su tutti gli aspetti della cooperazione internazionale, daranno vita a idee, proposte e riflessioni che verranno recepite in un documento di sintesi che fungerà da base per il dibattito nelle giornate del Forum.
Le due sedute plenarie del Forum, in apertura e chiusura, si svolgeranno al Teatro Strehler. L’ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) ospiterà nelle sale di Palazzo Clerici i gruppi di lavoro tematici che daranno vita a raccomandazioni operative di prospettiva da adottare in chiusura del Forum.
“Con questo Forum – ha spiegato il ministro Riccardi – vogliamo rimettere in moto un’Italia che da troppi anni ha un atteggiamento di introversione rispetto alle grandi sfide della globalizzazione, della cooperazione e dell’aiuto allo sviluppo. Il Forum di Milano vuole innanzitutto rappresentare una grande battaglia culturale: vogliamo spiegare agli italiani che la cooperazione non è solo un fatto di natura umanitaria, ma una grande opportunità per il nostro Paese. Inoltre,intendiamo mettere per la prima volta dopo tanti anni intorno allo stesso tavolo tutti gli attori della cooperazione: istituzioni pubbliche, enti locali, Ong, mondi dell’economia, della cultura e del sociale. Perché per la cooperazione del futuro servono idee, proposte e capacità di fare sistema. Chi fa cooperazione non è un eroe solitario, ma un costruttore del futuro italiano nell’era della globalizzazione”
“Per Milano il Forum è un’occasione unica per riaffermare l’impegno della città sul fronte della cooperazione internazionale. Per la sua tradizione in materia di welfare e di innovazione Milano può e deve essere il cantiere ideale per dar vita, con le Ong e le sue imprese, a un dibattito nazionale sulle nuove forme di cooperazione internazionale che le sfide del mondo globale impongono. Un impegno che acquista ancor più significato in vista di Expo Milano 2015 dedicato a temi strategici, quali la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile, su cui vogliamo lavorare sulla base di una nuova cooperazione paritaria tra Nord e Sud del pianeta”, ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
viaNews24: A Milano il Forum nazionale della Cooperazione internazionale.

Marche solidali: è iniziata una nuova fase

Il 19 luglio 2012 al Forte Altavilla di Ancona, durante la Festa per la libertà dei Popoli, è stata costituita Marche Solidali, coordinamento delle organizzazioni marchigiane di cooperazione ed educazione allo sviluppo.
Aderiscono per ora 26 associazioni, che insieme ad altre 6 in via di adesione (qui l’elenco completo), costituiscono il nucleo iniziale.
Servono nuove idee, è un obbligo morale far emergere le conoscenze che alcuni gruppi sociali hanno e che finora sono state tenute ai margini del dibattito sociale. Chi è impegnato nella cooperazione internazionale ha il dovere di far sentire la sua voce, di informare, di proporre alternative e stili di vita possibili.
Il movimento marchigiano è composto da molte piccole realtà: la sfida sarà creare una struttura capace di salvaguardare la piccola dimensione e di raggiungere un alto livello di impatto sulla realtà. (C’è chi ci è riuscito: Kiva, ad esempio, nel settore del microcredito)
La struttura ideale non dovrà essere centralizzata, ma capace di espandersi con il contributo di tutti, flessibile e adattabile alle circostanze, in grado di riprodursi e svilupparsi.
Vogliamo aumentare il peso politico di Marche Solidali, con uno statuto e una personalità giuridica, realizzando azioni pubbliche di lobby e di tutela dei diritti, proponendosi come interlocutori autorevoli e rappresentativi nei confronti delle Istituzioni locali.
Vogliamo creare una strategia condivisa di comunicazione, con strumenti ed occasioni di comunicazione, migliorando i rapporti con le agenzie informative.
Vogliamo rendere più efficiente ed efficace l’azione di cooperazione internazionale e di educazione allo sviluppo, migliorando la raccolta fondi, facilitando la comunicazione interna tra i membri del coordinamento, condividendo la formazione dei volontari e degli operatori e coordinando e potenziando le esperienze di collaborazione con il mondo scolastico ed universitario.
E’ un ulteriore passo di un lavoro di rete iniziato due anni fa, con la stesura di una carta dei valori e la realizzazione di iniziative di formazione e progettazione.
Questa attività fa parte di un progetto finanziato dalla Regione Marche, realizzato da Iscos Marche Onlus, ARCI Ancona, Apurimac, CESTAS, CIFA, COSPE, AVM – CSV, CVM, L’AFRICA CHIAMA ONLUS e Perigeo.
Carta dei valori: http://scr.bi/JWfFqm
Lo statuto: http://bit.ly/statutocom
Il nostro social network: easmarche su ning http://easmarche.ning.com/group/com
La wiki con i nostri progetti: http://comevai.pbworks.com/

Marche Solidali: le associazioni di cooperazione si uniscono

Le organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale marchigiane vi invitano alla cerimonia di costituzione di
MARCHE SOLIDALI
Coordinamento Organizzazioni Marchigiane
Giovedì 19 Luglio – h. 18.30 – Forte Altavilla, Ancona – In occasione della XXIV Festa dei Popoli
Convegno “La cooperazione internazionale al tempo della crisi”
Intervengono:
Marina Maurizi, Regione Marche
Sofia Angeletti, CIFA Onlus
Vincenzo Russo, Iscos Marche
Cerimonia di costituzione di Marche Solidali – Com e firma dello statuto.
Aperitivo Equo&bio
Balli popolari con DANZINTONDO
Info: comsegreteria@gmail.com
Aggiungiti e promuovi l’evento su Facebook
 
Per saperne di più sul coordinamento, visita:
http://easmarche.ning.com/group/com
http://comevai.pbworks.com
http://iscosmarche.org/progetti/coordinamento-organizzazioni-marchigiane/