Il decimo numero dei Quaderni del CE.R.CO. nasce da una conferenza internazionale tenutasi all’Università di Bergamo nel 2009 e dai tentativi di superare la consueta “divisione del lavoro” nel separare le questioni relative allo sviluppo da quelle dell’emergenza.
Nonostante scopi e tempi diversi, emergenza e sviluppo sono in un certo senso diventati ibridi e giustapposti, se non a livello programmatico, nei contesti in cui l’intervento ha luogo.
Questo volume è destinato ad accompagnare, in una prospettiva antropologica che fa perno sull’esperienza del lavoro sul campo, il processo di tradurre in pratica stili di intervento e strategie d’azione che si stanno rapidamente facendo strada nel campo degli aiuti internazionali. Gli studiosi coinvolti nella conferenza hanno fatto una approfondita analisi delle diverse questioni: le dinamiche alla base del “regime di eccezione” che caratterizza le attuali emergenze umanitarie, i processi politici, culturali ed emotivi che si innescano in situazioni disastrose in cui le comunità umane sono imprigionate in situazioni di vulnerabilità, l’evoluzione delle politiche di cooperazione come tentativo di rispondere alle critiche avanzate sia da accademici che da professionisti – come la cooperazione Sud-Sud, cooperazione decentrata, o l’uso di associazioni delle città d’origine, le rimesse dei migranti e programmi di microcredito come motori locali di sviluppo.
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Un marinaio contro l'embargo di Misratah
Segnaliamo da Fortress Europe, di Gabriele del Grande:

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SOLIDAR: Approccio dell’Unione Europea allo sviluppo e coerenza.
Solidar, come membro della piattaforma Concord, ha partecipato alla riunione del comitato per lo sviluppo presso il Parlamento Europeo discutendo sul rapporto sulla coerenza politica in questo ambito. Gran parte dell’intervento è stato dato alle politiche europee che danneggiano i PVS cui si aggiunge una nuova tendenza della Commissione a favorire una serie di flussi finanziari verso questi Paesi che non aiutano affatto a risanare il dannoso problema della povertà. A questo proposito, Concord ha pubblicato un rapporto che risponde a quello pubblicato dalla Commissione in cui esamina le 5 aree critiche che senza alcun ulteriore supporto minano lo sviluppo.
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L'industria della solidarietà – Linda Polman
La giornalista olandese Linda Polman, ”figlia legittima” del grande Ryszard Kapuscinski, autrice del libro ”L’industria della solidarieta’. Aiuti umanitari nelle zone di guerra”, (Bruno Mondadori) sara’ in Italia per presentare il suo libro. La scrittrice, infatti, sara’ il 19 e 20 maggio a Milano e il 21 a Torino, in concomitanza con l’uscita del volume nelle librerie, prevista per quei giorni.
Il lavoro di Linda Polman, che il ”Guardian” annovera tra i migliori esempi contemporanei di giornalismo, riguarda un tema piu’ che mai attuale e scottante: la gigantesca industria degli aiuti umanitari, che trae la sua piu’ profonda ragion d’essere da un dato sconcertante: oggi, il 90% delle vittime dei conflitti sono civili. La caduta del Muro, nell’89, ha di fatto aumentato il grado di anarchia nelle zone di guerra, e portato a una crescita esponenziale delle organizzazioni umanitarie: oggi per ogni zona di crisi importante se ne contano circa 1000.
Fonte: ADN Kronos