Oggi abbiamo ricevuto da Erbil, in Kurdistan, una cartolina da Gabriele del Grande, che sta lavorando al libro Un partigiano mi disse.
La condividiamo con voi, in attesa del prossimo autunno per il workshop che realizzeremo ad Ancona.
Fai sentire la tua voce: per le donne che lavorano alla DOHA
Oltre 550 lavoratori di Agadir, in Marocco, hanno scioperato da marzo 2015 contro la DOHA, parte del gruppo BICHA.
Il 95% circa sono donne, e producono pesce in scatola e altri prodotti per esportazione.
L’azienda, con l’aiuto delle autorità, ha cercato di sciogliere il sindacato, licenziare i suoi iscritti, criminalizzare e punire gli scioperanti e confiscare la casa del leader sindacale.
I lavoratori dello stabilimento DOHA di Agadir hanno creato un sezione locale della #CDT nel 2011. Dopo uno sciopero di 20 giorni, le autorità locali dietro pressione del movimento popolare hanno chiesto alla società di riconoscere il sindacato.
A partire dal 2014, tuttavia, l’azienda ha cercato di sciogliere il sindacato, ha imposto i propri delegati sul posto di lavoro e intensificato la pressione sui lavoratori, negando addirittura la pausa per andare al bagno.
Il 6 marzo 2015, l’azienda ha licenziato 51 addetti; 45 di loro erano donne e 25 erano membri CDT. E’ stato indetto uno sciopero, che continua fino ad oggi. L’azienda ha risposto con l’assunzione di 500 nuovi lavoratori, in violazione al codice del lavoro, chiedendo un risarcimento danni ai 51 membri del sindacato attivi e 3 milioni di dinari (278.000 euro) al leader sindacale Rahmoun Abdellah.
Dal momento che Abdellah non può pagare la multa, il giudice ha ordinato ‘la confisca di precauzione’ del suo appartamento, di cui sta pagando il mutuo.
Anche tu puoi far sentire la tua voce: invia un messaggio tramite questo collegamento:
Vicious union-busting at Moroccan fish canner DOHA
Iscos Marche è su Open Cooperazione
Informazione, trasparenza e responsabilità: queste le parole che ci hanno convinto ad aderire al progetto di Open Cooperazione.
Abbiamo condiviso volentieri le informazioni sulle nostre attività e sulla nostra struttura, per arrivare a costruire insieme ad altre realtà una mappa condivisa della cooperazione internazionale italiana.
Il progetto è partito a giugno. Ad oggi si contano un centinaio di adesioni, e 30 schede, tra cui quella di Iscos Marche, sono state rese pubbliche.
Nel mese di ottobre sono state pubblicate le prime visualizzazioni dei dati aggregati attraverso la mappa geografica dei paesi dove lavorano le organizzazioni e il grafico sui settori d’intervento.
A fine novembre è previsto il release dei dati riguardanti le risorse umane ed economiche della cooperazione. Un’altro passo verso la mappa collaborativa della cooperazione allo sviluppo che resta uno degli obiettivi principali di questo progetto.
Qui trovi la nostra scheda: http://www.open-cooperazione.it/web/org-iscos-marche-onlus-2015-vJ9G4nyVBB0Xaz.aspx
Qui le informazioni sul progetto: http://www.open-cooperazione.it/web/Progetto.aspx
Iscos alla Biennale di Venezia, per i diritti dei lavoratori in Cina




L’artista tailandese Rirkrit Tiravanija alla Biennale di Venezia presenta l’installazione l “Untitled 2015 (14,086)” che consiste nella produzione di 14.086 mattoni – “necessari a costruire una casa semplice per una piccola famiglia in Cina” – che recano impressa la scritta 别干了 “Non lavorate più”.
Produzione che avviene live alle Artiglierie dell’Arsenale e alla quale il pubblico può partecipare: con una offerta minima di 10 euro si può portare via un mattone.
I soldi raccollti andranno a finanziare le attività ISCOS che sostiene organizzazioni cinesi impegnate nella difesa dei #diritti dei lavoratori.
L’esposizione è aperta fino al 22 novembre.
Il video dell’installazione è qui:
Un documentario racconta la filiera dei fiori recisi – Fairtrade EXPO 2015
Un documentario racconta la filiera dei fiori recisi
La filiera produttiva dei fiori recisi tra delocalizzazione e investimenti, produzioni locali e certificazioni internazionali, lavoro dignitoso e qualità di vita: questo è il tema dell’incontro che si terrà martedì 30 giugno alle 14:30 all’Auditorium di Cascina Triulza.
L’incontro sarà aperto dalla proiezione del documentario “BiancoFioreNero” (30″) prodotto da ISCOS Emilia Romagna: un’occasione importante non solo per gli addetti al settore florovivaistico, ma per tutti coloro che sono interessati a capire i meccanismo della delocalizzazione delle filiere produttive.
Interverranno:
• Franco Mosconi, Economista docente presso l’Università di Parma
• Alessandro Lanteri, Distretto Florovivaistico Ponente Ligure
• Paolo Carrozzino, FAI Cisl
• Walter Incerpi, Direttore di Flora Toscana
• Elena Meneghetti, Product & key account manager Fairtrade Italia
L’evento sarà coordinato da:
• Sarah Alessandroni, ISCOS Emilia Romagna onlus
L’iniziativa si svolge nell’ambito del progetto di cooperazione decentrata nanziato dalla Regione Emilia Romagna
“Coltivare i diritti”, che mira a promuovere i diritti delle donne etiopi lavoratrici delle serre dove si producono ori
freschi per esportazione. Il progetto ha obiettivi e nalità attinenti con gli obiettivi del millennio n. 3, 7 e 8. Sono
partner del progetto: Fairtrade Italia s.c., ISCOS Marche onlus, Cisl Modena, Ugc Modena, Comune di Modena,
Associazione dei Volontari Etiopi di Parma.
Alla realizzazione del documentario hanno partecipato anche: COOP Italia, Flora Toscana, Fairtrade Italia, Fairtrade
Africa, Distretto Florovivaistico del Ponente Ligure, FAI-CISL Liguria. Il documentario è stato realizzato con il
contributo di: FAI-CISL Emilia Romagna; FAI-CISL e Regione Emilia Romagna.
Questo evento è organizzato in collaborazione con
Logo Iscos Emilia Romagna
viaUn documentario racconta la filiera dei fiori recisi – Fairtrade EXPO 2015.
Giornata mondiale del rifugiato 2015
Segnaliamo questa iniziativa ad Ancona:
Comune di Ancona – Progetto SPRAR “Ancona Città d’Asilo”
GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO 2015
Il 20 giugno si celebra in tutto il mondo la “Giornata del Rifugiato”, istituita nel 2000 come occasione per ricordare la condizione di milioni di persone in tutti i continenti costrette a fuggire dai loro Paesi e dalle loro case a causa di persecuzioni, torture, violazioni di diritti umani, conflitti.
In Italia è attivo dal 2001 il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) che è composto dalla rete degli enti locali che, con il prezioso contributo delle realtà del terzo settore, realizzano interventi di accoglienza per quanti arrivano sul territorio italiano in cerca di protezione internazionale (per approfondire: www.serviziocentrale.it). Ad Ancona il progetto territoriale di accoglienza è attivo dal 2003 ed è realizzato dal Comune di Ancona, insieme all’Associazione “ANOLF Marche”, con il nome “Ancona Città d’Asilo” rivolto sia ad adulti che a minori stranieri non accompagnati (MSNA).
Per la predetta ricorrenza, ad Ancona è prevista l’iniziativa “Io sono/soGno in Italia – GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO 2015” che si svolgerà a Piazza Roma Sabato 20 GIUGNO 2015 dalle ore 17:30 alle ore 23:00 circa. Sarà un appuntamento importante di incontro tra la cittadinanza di Ancona ed i rifugiati che la nostra città accoglie.
Per informazioni:
Ass.Soc. Barbara Dott.ssa PAOLINELLI
Tel 071.2222178 – barbara.paolinelli@comune.ancona.it
Fermiamo le stragi subito: il presidio di Ancona del 23 aprile
Il 23 aprile ad Ancona si è tenuto un presidio, organizzato da sindacati ed associazioni, per chiedere di intervenire per fermare le stragi nel Mediterraneo.
Fra i numerosi interventi, riportiamo quello di Amina Aboufares El Alaoui, una studentessa universitaria di Ancona.
Oggi siamo qui perché siamo stanchi di commemorare vanamente i fatti accaduti.
E’ facile parlare di qualcosa che è passato: “Avremmo dovuto fare … se solo avessimo fatto”. Tutto in una dimensione in cui non si può più agire e nel frattempo si lascia che altre stragi e disgrazie si consumino senza intervenire.
Perché? per essere vanamente contemplate in futuro o passare completamente inosservate?
Siamo stanchi di assistere ai soliti teatrini che si mobilitano con le classiche frasi :
“Affinché una cosa del genere non avvenga mai più!!” una frase che vien detta paradossalmente da chi potrebbe mantenere questa promessa ma non lo fa.
Infatti credo, e scusate la presunzione, di parlare a nome di tutti i presenti quando dico che ogni qualvolta si organizza una manifestazione o una protesta per motivo o per un altro lo si fa con un misto di speranza e rassegnazione perché sappiamo di essere inascoltati da chi potrebbe effettivamente modificare il corso degli eventi.
“C’è un insanabile contraddizione nell’edificio stesso delle cose” diceva Leopardi. Quest’affermazione descrive perfettamente la nostra società. Ogni male che affligge l’uomo è stato messo appunto dall’uomo stesso. A parlare di pace, di speranza, di possibili soluzioni sono proprio gli artefici di tutto questo male, sono quegli stessi individui che hanno messo appunto questa macchina divoratrice di uomini e di umanità.
Vi è qualcosa di sbagliato alle fondamenta di questa società, eventi che dovrebbero scuotere il mondo e smuovere gli animi verso un cambiamento come guerre insensate, l’incarcerazione di uomini giusti o nel caso specifico la morte di quasi 800 persone alla disperata ricerca di un futuro migliore vengono passivamente accettati o addirittura recano gioia e felicità ad alcuni. Quest’ultimi sono padri, madri … membri di una società apparentemente umana e civile che esultano, con commenti che non meritano di essere ricordati, della morte brutale di ripeto circa 800 persone.
Chi è il colpevole di cotanta disumanità? A chi si vuol dare la colpa?
Alla religione? Alla crisi? O dovremmo sorvolare considerandoli solo commenti?
No, purtroppo non sono solo questo, sono il riflesso di quello che la società sta diventando.
Ad annegare insieme ai barconi è l’umanità delle persone, a essere soffocata dalla polvere delle macerie di interi paesi rasi al suolo per sporchi interessi sono le coscienze delle persone. Persone che si fanno manipolare dai dispensatori d’odio, che sono sempre pronti a trovare il capro espiatorio, a puntare il dito contro il diverso, a strumentalizzare la religione, a creare una guerra tra poveri e disperati per distogliere l’attenzione dalle loro sporche azioni, che focalizzano l’attenzione sulle diversità e le amplificano sfruttando un malcontento generale che loro stessi hanno contribuito a costruire. Un individuo che afferma che bisogna affondare i barconi sapendo che come conseguenza diretta si avrà la morte di alcune persone è un criminale, un assassino, un soggetto la cui sanità mentale è compromessa, un terrorista che non va ascoltato ma allontanato in quanto non ha nulla di umano, è solo un involucro senz’anima, una vergogna per l’umanità … E voglio fare il nome e il cognome mi riferisco a lei Daniela Santanchè … (ma come lei ve ne sono molti altri).
Ma accanto a queste persone che disseminano odio ve ne sono alcune che lavorano per il bene, quelli che Manzoni definiva gli uomini giusti che nel silenzio si fanno carico dell’umanità di molti e cercano di agire. Ed è proprio grazie a individui come questi che non hanno passivamente accettato ma agito, preteso dei cambiamenti che molti traguardi sono stati raggiunti.
“Le cose non si cambiano, il mondo è sempre stato così” sono frasi che abbiamo sempre sentito perché a qualcuno faceva comodo che noi ci credessimo, ma di cambiamenti a volte impensabili ve ne sono stati e sono riproducibili ogni qualvolta vi siano individui animati dalla stessa forza d’animo, costanza, semplicemente dalla stessa umanità di chi ha agito in passato.
Dobbiamo pretendere fatti concreti perché di discorsi e promesse ne vengono sempre fatte molte,non ha senso sentirsi umani e volere un cambiamento solo in particolari circostanze e poi riprendere a vivere normalmente incuranti di ciò che ci circonda. Serve un cambiamento, dobbiamo ripartire da quando l’uomo aveva preso coscienza che ogni individuo ha dei diritti in quanto tale, in quanto essere umano!
Per cui il diritto alla vita, il diritto alla sicurezza, il diritto di voler fuggire da una situazione di degrado e miseria per altro causata sempre da quegli individui che seguendo la religione della prevaricazione, del potere, dell’odio hanno agito indisturbati nel mondo senza curarsi delle possibili conseguenze.
“I diritti sono di tutti” – disse Gino Strada – “ altrimenti dovevano chiamarsi privilegi!”. Dobbiamo cominciare a ragionare e a vederci come appartenenti ad un’unica famiglia, la famiglia umana e ad imparare a individuare chiaramente chi sono i colpevoli di tutto questo male perché ci sono! Fingono di comprenderci, di capirci ma in realtà danno voce solo ai loro desideri e interessi manovrando i fili di un gioco di sangue, morte e disperazione a discapito dell’umanità.
Video di Yo Ni
Guida al 730 precompilato 2015
Ti riguarda se:
- sei un dipendente o sei in pensione
- nel 2014 avevi i requisiti per il 730 e hai presentato uno di questi modelli:
- 730
- Unico Persone fisiche
- 730 e i quadri RM, RT e RW dell’Unico Persone fisiche
- non hai in corso attività di liquidazione automatizzata per dichiarazioni correttive o integrative
Come scaricarlo?
Come ottengo Utente e Password?
3 strade possibili
-
Agenzia delle Entrate (codice Pin e password)
- dal sito
- per telefono:
- 848.800.444 da telefono fisso
- 06 96668907 da telefono cellulare (è necessario digitare il tasto 2 del servizio automatico senza operatore)
- in ufficio, presentando questo modulo
-
Carta Nazionale dei Servizi (CNS)
Se si è già in possesso della smartcard è possibile utilizzarla per accedere. Richiederla soltanto per il 730 sembra un po’ eccessivo! Qui le informazioni
-
Credenziali dispositive dell’Inps
Se hai un pin dispositivo puoi utilizzarlo. Se vuoi puoi richiederlo, qui le informazioni
Accedi e …
Una volta effettuato l’accesso, fino al 1° maggio avrai unicamente la possibilità di visualizzare il modello. Clicca per entrare nell’apposita sezione.
Ignora per ora l’elenco della documentazione e clicca su “Successivo”, in fondo alla pagina.
Ora clicca su Visualizza 730 – PDF.
Controlla che i dati presenti siano corretti e completi.
Se pensi che vadano bene: compila la scheda 5 per mille!
Se ci hai seguito fino a qui, che ne dici di scrivere il nostro codice? 93046010422, e grazie mille!! Sosterrai i nostri progetti.
Prosegui e invia il modello. Hai finito!
E se i dati non sono corretti o se ho bisogno di aiuto?
Per le modifiche on line dovrai aspettare il 1° maggio. Da quel giorno potrai inserire i dati corretti.
Nel dubbio, rivolgiti a un CAF CISL:
Prenota on-line oppure tramite un ufficio locale
Un operatore ti assisterà nel controllare le informazioni del precompilato, ti indicherà le possibili agevolazioni, verificherà la documentazione e invierà per te il modello.
Inoltre il CAF CISL risponderà in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate e pagherà eventuali imposte, sanzioni e interessi in caso di errore (non doloso) nella dichiarazione dei redditi.
… e per il 5 per mille, ricorda per favore il codice: 93046010422.
Sosterrai i nostri progetti – grazie mille!!
Scarica questa guida in formato pdf
Per saperne di più:
Sito agenzia delle entrate
Guida al modello precompilato
Come registrarsi per ottenere il pin
Il corriere della sera
Repubblica
Il video:
La conoscenza e la sicurezza alimentare
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Cari colleghi,
nell’ambito del Programma Feeding Knowledge, promosso da Expo Milano 2015 e realizzato dal CIHEAM/Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (IAMB) e dal Politecnico of Milano (METID), è stato redatto un Policy Paper in cui sono presenti alcune raccomandazioni chiave per la creazione di un efficace sistema della conoscenza sulla sicurezza alimentare nel Mediterraneo.
Il Policy Paper farà parte dell’eredità permanente di Expo Milano 2015.
A tal fine, è stata avviata una condivisione del documento con tutti gli stakeholders interessati ed è nostro desiderio ricevere eventuali input dalle ONG italiane.
Vi saremmo grati se voleste condividere il Policy paper tra i vostri associati, che per qualsiasi commento o informazione possono scrivere direttamente a:
Marinella Giannelli:m.giannelli@iamb.it Damiano Petruzzella:petruzzella@iamb.it
Grazie per la vostra collaborazione.
[gview file=”http://iscosmarche.org/files/2015/02/Executive-Summary-FK-Policy-Paper.pdf”]
SOLIDALI CON SOLIDARNOŚĆ
